[31/08/2009] News
LIVORNO. La Commissione europea ha definitivamente adottato il modello standard da affidare ai singoli paesi per la redazione dei piani d'azione nazionali in materia di energie rinnovabili, come previsto dalla direttiva sulle fonti d'energia rinnovabili.
Gli stati membri dovranno presentare alla Commissione il loro piano d'azione nazionale entro il 30 giugno 2010, definendo obiettivi vincolanti al 2020 relativi alla quota di fonti d'energia rinnovabili in modo da stabilire regole chiare incrementando la fiducia degli investitori nelle tecnologie ecologiche basate sulle energie alternative e sostenibili.
In pratica tutto ciò che l'Italia ha combattuto per mesi a causa di una visone dallo sguiardo corto che tuttora non riesce a leggere nelle politiche dello sviluppo sostenibile e dell'economia ecologica, una leva in grado di far ripartire il paese, sia dal punto di vista sociale, che economico.
Il modello adottato dalla Commissione ha l'intento di aiutare gli Stati membri ad elaborare piani affidabili, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi europei: la direttiva infatti attribuisce a ciascun paese obiettivi nazionali vincolanti allo scopo di raggiungere una quota del 20% di fonti d'energia rinnovabili nel complessivo consumo d'energia dell'Europa entro il 2020.
Gli Stati membri devono pertanto elaborare misure a lungo termine riguardanti le energie rinnovabili e formulare stime dettagliate sul contributo di queste fonti al consumo complessivo d'energia attraverso il rispettivo piano d'azione nazionale.
L'obiettivo del modello adottato non è solo quello di garantire la congruità dei piani d'azione nazionali, definendo l'entità del loro contributo all'azione europea, ma anche permettere raffronti per un approccio strategico e globale.
In conformità alla direttiva gli Stati membri sono tenuti a presentare una prima relazione entro il 31 dicembre 2011 e, successivamente, a scadenza biennale. Dal canto suo la Commissione deve presentare una prima relazione elaborata sulla base delle relazioni nazionali nel 2012 e poi ogni due anni.