[25/11/2010] News toscana
FIRENZE. Ci sono aree del Paese che, secondo il Wwf, sono naturalmente vocate ad essere laboratori di green economy. Si tratta delle Oasi gestite dall'associazione, dove da oltre 40 anni si salvaguarda la biodiversità e si fa anche agricoltura sostenibile. Con il progetto "Terre dell'Oasi", promosso da Wwf Oasi e dalle Cooperative delle Oasi aderenti a Legacoop, si difendono questi alti valori (biodiversità e i paesaggi agrari) e si vendono direttamente prodotti i cui proventi servono per la gestione di questi territori e dei progetti di conservazione.
«Di fronte alla crisi dell'agricoltura il biologico collegato alla conservazione della natura deve rappresentare il futuro- ha dichiarato Antonio Canu, presidente di Wwf Oasi- La missione del progetto Terre dell'Oasi è innanzitutto difendere l'agricoltura e la conservazione della biodiversità, il paesaggio e lo sviluppo sostenibile». E ora per la prima volta, l'agroalimentare (olio,pasta, miele biologico...) prodotto nella Riserva regionale del Lago di Penne (Abruzzo), nell'Oasi della Laguna di Orbetello (Toscana), e nel Bosco di Vanzago (Lombardia), diventa un eco-regalo, presto su e-commerce. Il progetto mira ad espandersi su tutto il territorio nazionale sfruttando le potenzialità del sistema che oggi conta 100 aree, anche se piccole produzioni sono già attive in altre oasi come Valpredina in Lombardia e Monte Arcosu in Sardegna e Bosco San Silvestro in Campania. In corso accordi con l'Oasi affiliata del Forteto della Luja-Piemonte dove si produrrà vino, la Riserva naturale di Torre Guaceto-Puglia per i pomodori, l'Oasi di Pian Sant'Angelo-Lazio per l'olio, la Riserva naturale delle Saline di Trapani per il sale.
«Siamo convinti che l'ambiente costituisca un'importante opportunità per lo sviluppo del territorio e la creazione di nuova occupazione - ha aggiunto il presidente di Legacoop Giuliano Poletti -Questa convinzione anima la collaborazione con Wwf e sta anche alla base del nostro progetto delle "comunità cooperative" che intende dare sostegno alle persone che vivono in realtà territoriali isolate e vogliono contrastarne il degrado e l'abbandono». Il Wwf nell'occasione ha ricordato come sia ampiamente riconosciuto il rapporto diretto tra agricoltura e conservazione della biodiversità, sia selvatica che domestica: circa il 21% della Sau (Superficie agricola utilizzata), conserva caratteri di alto valore naturalistico, in termini di biodiversità genetica, di specie e di paesaggio.