[25/11/2010] News
FIRENZE. Si è concluso con l'approvazione di un Piano globale per il recupero della tigre il vertice internazionale di San Pietroburgo. L'obiettivo del Piano è salvare le tigri dall'estinzione e raddoppiare il loro numero entro il 2022, ma per realizzarlo servono ingenti finanziamenti, per i quali dovrà mobilitarsi l'intera comunità internazionale. Il vertice si è chiuso con una dichiarazione d'intenti dei capi di Governo convenuti e una serie di appuntamenti nel 2011 per realizzare gli impegni assunti e stabilire come finanziare e monitorare il Piano.
«Questo summit ha fornito la risposta necessaria e siglato l'impegno assunto ad alto livello da parte dei diversi Paesi che ancora ospitano popolazioni di tigre- ha dichiarato Massimiliano Rocco, responsabile Specie e Traffic del Wwf Italia- Un impegno che era necessario per creare una piattaforma d'azione globale e ribaltare la situazione in cui versano le tigri, che le sta conducendo sull'orlo dell'estinzione. La strada è stata definita. Ora i governi devono mantenere l'entusiasmo politico dimostrato e portare avanti questo importante slancio globale per la tigre. Con l'aiuto di tutti, la regina della giungla potrà essere salvata» ha concluso Rocco.
Nello specifico il Piano globale, che è stato elaborato in oltre un anno di lavori dagli Stati che ancora ospitano le tigri, in collaborazione con la Banca mondiale, il Fondo globale per l'ambiente e organizzazioni partner come il Wwf, ha una durata di 12 anni e prevede la creazione di un primo fondo di 127 milioni di dollari. I costi di questo primo passo del Piano di recupero sono stati in larga parte coperti dagli stessi Stati-range della tigre. Il Wwf si è impegnato a spendere 50 milioni di dollari nei prossimi cinque anni per la conservazione della tigre, con l'obiettivo di aumentare la cifra fino a 85 milioni di dollari. La Banca Mondiale e il Fondo globale per l'ambiente hanno garantito importanti prestiti al Piano e ad alcuni degli Stati-range. Ma per realizzare tutti gli obiettivi e rendere esecutivo il Piano di recupero nei prossimi 12 anni servono ancora 350 milioni di dollari, che l'intera comunità internazionale si deve impegnare a trovare e rendere disponibili per salvare un patrimonio comune.
Sicuramente sono significative le grandi donazioni come quella fatta da Leonardo Di Caprio (1 milione di dollari) ma anche piccoli contributi sono utili per costituire il fondo per la tigre. Il Wwf informa che basta andare su www.wwf.it/tigre e dare il proprio aiuto adottando simbolicamente la specie. I contributi raccolti sosterranno le azioni di sorveglianza 24 ore su 24 contro i bracconieri, le indagini per combattere il commercio clandestino, l'istituzione di nuove aree protette e nuove regole nei Paesi in cui vive la tigre.