[26/11/2010] News
LIVORNO. L'Unione europea ha annunciato che dal 2011 sarà vietato l'utilizzo del Bisfenolo A (BPA) nei biberon in plastica. La decisione, annunciata dalla Commissione esecutiva dell'Ue, ha ricevuto l'approvazione della maggioranza dei governi europei. Una iniziativa importante che farà felice tra gli altri l'Aduc (vedi link), che da tempo segnala l'incongruenza che in diversi stati - Canada, Danimarca e Francia - il divieto già ci fosse, mentre in Italia no.
«Nuovi studi - ha dichiarato John Dalli, commissario europeo alla Salute e alle Politiche dei consumatori - hanno dimostrato che il BPA potrebbe avere ripercussioni sullo sviluppo cerebrale, sul sistema immunitario e sulla predisposizione ai tumori».
E Greenpeace applaude la decisione dell'Unione europea. Il bisfenolo A - ricorda l'associazione ambientalista - è usato per la produzione di plastiche tra cui il policarbonato, materiale di cui sono costituiti la maggior parte dei biberon, ma anche in molte altre applicazioni come vernici usate all'interno di lattine e altri imballaggi per la conservazione di prodotti alimentari, bevande e prodotti farmaceutici. Per questi usi, non è ancora previsto un bando totale della presenza del bisfenolo-A, ammesso fino a una dose giornaliera di 0,05 milligrammi per ogni kilogrammo di peso corporeo sia negli adulti che nei neonati. Dopo un'analisi condotta insieme al WWf nel 2005 che dimostrava la presenza di bisfenolo-A nel sangue di donne in gravidanza e nel cordone ombelicale, Greenpeace di recente ha rinvenuto BPA in campioni di sogliola pescati nel Santuario dei Cetacei.
«La decisione dell'Unione europea - sostiene Vittoria Polidori, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace - è una vittoria per i nostri bambini in primis. Attendiamo a questo punto che dal primo giugno venga vietata la commercializzazione e l'importazione dei biberon in policarbonato».
Nel 1996, il BPA è stato classificato dalla Commissione europea come una sostanza con preoccupanti effetti sulla salute umana. Numerose ricerche hanno dimostrato che il bisfenolo-A è una sostanza capace di interferire con il normale funzionamento del sistema ormonale. Recenti studi hanno poi messo in evidenza un potenziale impatto di questa sostanza sul sistema nervoso centrale e su quello immunitario, collegandola anche a una maggior frequenza del tumore della mammella.
«Sostanze così pericolose non dovrebbero essere utilizzate nemmeno nei prodotti destinati agli adulti. Ogni giorno siamo esposti a un cocktail di composti chimici da cui non possiamo difenderci - conclude Polidori - se non con un'attenta e assoluta prevenzione nel loro utilizzo».