[29/11/2010] News
LIVORNO. Il terzo vertice Ue-Africa in corso a Tripoli, in Libia, è iniziato con la notizia che i ministri dei Paesi africani si sono rifiutati di adottare un progetto di dichiarazione sul cambiamento climatico. Ieri il ministro degli esteri dell'Egitto, Ahmed Abul Gheit, ha spiegato che i ministri che hanno partecipato alla riunione preparatoria del summit hanno detto no alla dichiarazione comune Africa-Ue sul cambiamento climatico «Stimando che il progetto riflette la posizione dell'Ue piuttosto che quella dei Paesi africani».
Un colpo (crediamo non del tutto inatteso) per la strategia dell'Ue a Cancun che punta a creare alleanze con altri gruppi di Paesi per una maggiore riduzione dei gas serra e soprattutto per estendere impegni certi anche ai Paesi in via di sviluppo.
Una botta che riguarda uno degli 8 partenariati, quello sul cambiamento climatico, contenuti nella Strategia congiunta Africa-Ue che ha preso il via con il summit Africa- Ue di Lisbona del 2007.
Il progetto di dichiarazione respinto dagli africani prevedeva la riduzione unilateralmente (come si è già impegnata a fare) delle «Sue emissioni globali di almeno il 20% sui livelli del 1990 entro il 2020» e un'offerta condizionata dell'Ue per «Passare da una riduzione del 20% ad una riduzione del 30% delle emissioni di gas serra entro il 2020 in rapporto al 1990».
Fin qui tutto bene, quello che probabilmente non è piaciuto è il passo del documento proposto dove si legge: «Benché l'Africa sia un emettitore relativamente debole di gas serra, deve continuare a fare degli sforzi nei limiti delle sue capacità per contribuire alla riduzione di questi gas».
Gli africani apprezzano le intenzioni europee ma chiedono all'Europa (ed a tutti i Paesi ricchi) molto di più: almeno il 45% di tagli di gas serra ed impegni vincolanti, mentre non pensano di dover pagare con un rallentamento del loro sviluppo una colpa, quella del global warming, che non solo non hanno, ma della quale stano pagando sulla loro pelle le conseguenze più devastanti dei cambiamenti climatici in atto.