[29/11/2010] News
LIVORNO. La ventitreesima riunione del Consiglio dei ministri degli esteri dei Paesi della Organization of Black Sea economic cooperation (Bsec) si è conclusa il 26 novembre a Salonicco, in Grecia, con una dichiarazione congiunta che richiede maggiori sforzi per affrontare i cambiamenti climatici sia a livello regionale sia internazionale.
La Bsec, che ha sede ad Instambul, è un'organizzazione unica, intercontinentale, dove convivono Paesi ostili o addirittura in guerra, come Azerbaigian e Armenia e Russia e Georgia, Stati membri dell'Unione europea, Paesi balcanici e pezzi dell'ex Urss, compreso il più grosso, la Russia. In tutto negli Stati Bsec vivono 300 milioni di persone su un'area vasta quasi 20 milioni di km2 e con un commercio estero valutabile in 300 miliardi di dollari all'anno.
Quello che la rende particolarmente importante dal punto di vista delle iniziative contro il global warming è il fatto che la Bsec, dopo la regione del Golfo Persico, è la seconda fonte di petrolio e gas naturale e che ospita ricche riserve di minerali e metalli. Inoltre l'area del Mar Nero è il principale corridoio energetico per il transito di gas e petrolio verso l'Europa.
I rappresentanti di Albania, Armenia, Azerbaigian, Bulgaria, Georgia, Grecia, Moldova, Romania, Russia, Serbia, Turchia ed Ucraina hanno raggiunto un accordo su un testo che verrà sottoposto alla Cop16 dell'Unfccc che inizia oggi a Cancun che sottolinea: «Il cambiamento climatico è una sfida internazionale che esige che si trovino delle soluzioni internazionali e rappresenta un'opportunità per svoltare verso un'economia verde. Gli Stati membri della Bsec si sono impegnati ad intensificare la cooperazione regionale per attrarre degli investimenti su progetti economici propizi all'ambiente ed a fare del loro meglio per proteggere l'ambiente a livello internazionale».
Impegni ancora generici ma certamente importanti per Paesi che fino ad oggi non hanno certo brillato per iniziative in campo ambientale e di riduzione dei gas serra. Lo slogan della presidenza di turno greca della Bsec per il secondo trimestre 2010 è stato significativamente "Il Mar nero diventa verde" e la Grecia a Salonicco ha sollecitato gli altri Paesi a lavorare «Per un'economia verde, il modo migliore per raccogliere le sfide del cambiamento climatico». Teodor Baconschi, ministro degli esteri della Romania, il Paese che assumerà la presidenza della Bsec dal primo gennaio ha assicurato che «La Romania proseguirà gli sforzi destinati a promuovere lo sviluppo verde».