[30/11/2010] News
LIVORNO. La Commissione europea ha elaborato il quarto questionario per le relazioni sull'applicazione della direttiva sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento (Ippc) per il periodo 2009-2011. In considerazione dell'esperienza maturata nell'applicazione della direttiva e sulla base delle informazioni già raccolte mediante i primi tre questionari, il nuovo verte sui cambiamenti e sui progressi realizzati dagli Stati membri nell'effettiva applicazione della direttiva. Mantiene inalterati la maggior parte degli aspetti contenuti nella precedente decisione (2006/194/CE) al fine di garantire continuità e realizzare confronti diretti con le risposte precedenti.
Tanto che sarà possibile, nei casi in cui le domande siano simili a quelle dei questionari precedenti, fare riferimento alle risposte precedenti, a meno che la situazione non sia cambiata. Ma se si sono verificati sviluppi nella situazione nazionale, gli avvenuti cambiamenti dovranno essere descritti in una nuova risposta.
In pratica gli Stati dovranno fornire una serie di informazioni (appunto quelle elaborate dalla Commissione) per quanto riguarda l'applicazione della direttiva.
Dopo una descrizione generale sulle modifiche significative apportate alla normativa nazionale durante il periodo cui si riferisce la relazione, gli Stati dovranno indicare il numero degli impianti interessati dalla direttiva nel proprio territorio, quello dei nuovi impianti registrati o autorizzati nel periodo a cui si riferisce la relazione e quelli che hanno subito modifiche sostanziali, registrati o autorizzati sempre nel periodo a cui si riferisce la relazione. Dovranno poi indicare se si sono verificati casi in cui l'utilizzo delle migliori tecniche disponibili non è sufficiente a rispettare una norma di qualità ambientale. E dovranno indicare se sono state apportate modifiche significative nella normativa di recepimento, dopo il periodo di riferimento dell'ultima relazione, per quanto riguarda l'informazione e la partecipazione del pubblico in occasione della procedura di autorizzazione.
Del resto la direttiva del 2008 ha per oggetto la prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento. Prevede misure intese a evitare oppure, qualora non sia possibile, a ridurre le emissioni di determinate attività nell'aria, nell'acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti. Un approccio integrato della riduzione dell'inquinamento dovrebbe servire a prevenire, ovunque sia possibile, le emissioni e a ridurle al minimo per raggiungere un elevato livello di protezione dell'ambiente nel suo complesso. E un approccio di tal tipo può favorire l'applicazione del principio dello sviluppo sostenibile.