[30/11/2010] News toscana
FIRENZE. La consulta degli ordini professionali di Firenze ha consegnato alla commissione urbanistica del comune di Firenze una relazione che affronta il piano strutturale, mettendo in evidenza criticità e indicando suggerimenti che possono essere utili all'amministrazione fiorentina. Secondo gli ordini degli architetti e dei geologi, il sottoattraversamento del centro storico previsto per la linea 2 della tramvia avrebbe un impatto molto invasivo e potrebbe creare molti problemi agli edifici vicini.
Si tratterebbe di effettuare uno scavo in profondità, tra i 15 ed i 20 metri, con notevoli problemi di gestione, dalla cantierizzazione alla realizzazione delle fermate di superficie. Molto più semplice - e questa è la controproposta degli architetti - far passare la linea 2 sotto i viali di circonvallazione, mantenendo la viabilità privata in superficie e realizzando uno scavo di soli 8 metri di profondità. Si tratterebbe poi di disegnare linee di adduzione dal centro ai viali tramite piccoli bus a bassa emissione inquinante. Questa ipotesi avrebbe certamente anche un costo minore di realizzazione.
Il documento presentato non si ferma però alla sola tramvia, ma parte dalla considerazione fondamentale che per ora manca un vero progetto urbanistico cittadino, precondizione per affrontare il tema della mobilità cittadina. La consulta chiede un piano di manutenzione straordinaria di Firenze, auspicando la realizzazione di progetti di collegamento di strade per formare l'anello di circonvallazione a nord e sud città, esprimendo forti perplessità sul "tubino" , il passante urbano che partendo da Rovezzano raggiunge la zona della stazione di Campo di Marte e si snoda verso nord est collegando Campo di Marte e Ponte di Mezzo.
Questo sottoattraversamento - già rivisto dalla sua versione iniziale di "tubone" di 12 chilometri alla forma ridotta di passante di soli 6 chilometri, meno periferico nell'attraversamento cittadino - non fa parte del piano strutturale, ma tutta l'ipotesi di mobilità cittadina si fonda su questo by-pass, senza il quale, secondo l'ordine dei geologi, viste le criticità ancora una volta causate dai lavori in sotterranea, la nuova viabilità non avrebbe alternative.
L'invito che la consulta rivolge all'amministrazione comunale è quello di lavorare immediatamente sugli studi di fattibilità, lasciando perdere proposte generiche non basate su un progetto urbanistico d'insieme.