[01/12/2010] News
FIRENZE. Fatti e non parole. E anche nel settore ambientale i fatti sono rappresentati dai finanziamenti che i Paesi mettono a disposizione per intraprendere azioni che servono a "salvare" la casa comune rappresentata dal Pianeta. Proprio su questo punto a Cancun, dove è in corso la 16esima Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop16), l'Unione europea alza la voce.
Lo fa attraverso il belga Peter Wittoeck, capo delegazione (la presidenza di turno è del Belgio) e rappresentante Ue alla conferenza messicana. Con 7,2 miliardi di euro per il triennio 2010-2012 e uno stanziamento di 2,2 miliardi per il solo 2010, l'Unione europea fornisce il maggior contributo in termini di risorse economiche per il clima.
«Quello dei finanziamenti è un elemento cruciale nel processo negoziale- spiega Wittoeck- Le risorse finanziarie per politiche ‘salva-clima' e politiche di mitigazione degli effetti dei mutamenti climatici è cruciale per due motivi. In primo luogo perché permettono di intraprendere azioni proprio in direzione ‘salva-clima' e mitigazione delle conseguenze, in secondo luogo perché si mettono in moto strategie per l'immediato, vale a dire di brevissimo periodo, senza perdite di tempo».
Il rappresentante Ue a Cancun informa che a livello di contributi economici, un terzo del totale stanziato dall'Unione europea è destinato per l'adattamento ai cambiamenti climatici e poi Wittoeck ribadisce: «il contributo dell'Ue è il più sostanzioso tra quelli di tutti i paesi più sviluppati».