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[01/12/2010] News
LIVORNO. Dopo le specifiche per la progettazione sostenibile e per l'immissione sul mercato di lavatrici e di lavastoviglie per uso domestico alimentate dalla rete elettrica che possono essere alimentate anche a batteria, incluse quelle commercializzate per usi diversi da quello domestico e le lavastoviglie da incasso, arrivano dall'Ue le specifiche per la loro etichettatura e per la fornitura di informazioni di prodotto. L'Ue individua pure le specifiche per l'etichettatura e per la fornitura di informazioni degli apparecchi di refrigerazione e dei televisori.
Con quattro nuovi regolamenti europei pubblicati sulla Gazzetta ufficiale di ieri, l'Ue fissa i nuovi parametri e integra la direttiva del 2010 per quanto riguarda l'etichettatura indicante il consumo d'energia delle lavatrici, lavastoviglie, apparecchi di refrigerazione e televisori.
La direttiva relativa all'indicazione del consumo di energia e di altre risorse dei prodotti connessi all'energia, mediante l'etichettatura ed informazioni, impone alla Commissione di adottare una serie di atti. Atti delegati relativi all'etichettatura di prodotti connessi al consumo energetico che presentano un notevole potenziale di risparmio energetico e che offrono prestazioni di livelli molto diversi a parità di funzionalità.
Il consumo di energia elettrica delle lavatrici, delle lavastoviglie, degli apparecchi di refrigerazione e dei televisori rappresenta una parte considerevole del consumo domestico globale di energia elettrica dell'Unione. Alcuni miglioramenti sono già stati ottenuti sul piano dell'efficienza energetica ma è possibile, ridurre ulteriormente e in misura considerevole il consumo energetico dei prodotti. E l'etichettatura indicante il consumo di energia può contribuire alla riduzione del consumo.
Può costituire, infatti, un incentivo per i fabbricanti a migliorare ulteriormente l'efficienza energetica degli apparecchi e può contribuire ad accelerare la trasformazione del mercato verso tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico. Può costituire un incentivo per i consumatori. Perché permette loro di decidere se investire in apparecchi a più basso consumo con costi di gestione ridotti che permettono di realizzare risparmi ben più consistenti della differenza di prezzo pagata.