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[02/12/2010] News
ROMA. Le Commissioni congiunte attività produttive e ambiente della camera hanno nuovamente bocciato la nomina di Michele Corradino a commissario dell'Agenzia sul nucleare, il candidato del ministero dell'Ambiente, capo di gabinetto del ministro Stefania Prestigiacomo.
Secondo i capigruppo delle commissioni ambiente e attività produttive del Pd Raffaella Mariani e Andrea Lulli «Non è servito alla maggioranza pretendere per stamani la ripetizione del voto per il commissario indicato dal ministero dell'Ambiente per l'agenzia per la sicurezza nucleare. Infatti, anche la seconda volta l'esito è stato negativo, per di più con numeri ancora più disastrosi di ieri, per la proposta. La Prestigiacomo, di solito assente quando si tratta di seguire i provvedimenti riguardanti il suo ministero, ha voluto presidiare la commissione ma ha fallito nel tentativo di nominare il suo capo gabinetto. Chiederemmo le sue dimissioni se non fossimo certi che fra pochi giorni se ne andrà a casa insieme a tutto il suo governo».
Il ministro dell'ambiente ha commentato così questa nuova debacle: «L'impegno del Governo sul nucleare non è in discussione e proseguirà con la stessa determinazione. Il voto odierno avrà l'unico effetto di ritardare la costituzione dell'Agenzia per la Sicurezza Nucleare perché bisognerà completare la composizione del Consiglio direttivo dell'Agenzia. Ringrazio il consigliere Corradino per la disponibilità dimostrata e gli confermo tutta la mia stima e fiducia come Capo di Gabinetto del Ministero dell'Ambiente. Al contempo esprimo piena soddisfazione per il consenso ottenuto da Veronesi, Cumo, Ricotti e Dambruoso, personalità di altissimo livello che sono certa sapranno ben operare».
Per Stella Bianchi, responsabile ambiente del Pd, «La nuova bocciatura da parte della Camera di Michele Corradino a commissario dell'Agenzia sul nucleare conferma ancora una volta la più totale approssimazione con la quale il governo sta portando avanti il suo piano di ritorno al nucleare».
Come e se riuscirà la Prestigiacomo a costituire l'Agenzia nucleare lo svelerà probabilmente il risultato della crisi di governo ormai conclamata.
Secondo Fabrizio Vigni, presidente nazionale Ecologisti Democratici, «Mentre gli italiani bocciano il nucleare, il Parlamento boccia il governo. Il voto con il quale le commissioni parlamentari hanno bocciato, per la seconda volta in due giorni, la nomina proposta del Ministro Stefania Prestigiacomo per l'Agenzia nucleare rappresenta per il governo una dura, sonora sconfitta. Una scelta sbagliata, quella del ritorno al nucleare, che a questo punto c'è da augurarsi esca definitivamente di scena mentre cala il sipario sul governo Berlusconi».
Per il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, «La bocciatura della nomina del capo di gabinetto del ministero dell'ambiente all'Agenzia per la sicurezza nucleare in realtà è una bocciatura dell'intero programma atomico del governo che aveva visto l'azione sempre più determinante del dicastero guidato dalla Prestigiacomo. Siamo in presenza di una frenata evidente rispetto ad un programma che costerà circa 35 miliardi di euro al nostro paese, cifra che il governo non è in grado di sostenere. Come sostengono importanti società di rating come Citigroup e Moody's, infatti, l'Italia non sarà in grado di finanziare con risorse pubbliche il programma nucleare che non solo è pericoloso e dannoso per la salute ma che è anche antieconomico ed irrealizzabile se non attraverso fondi pubblici. La bocciatura di Corradino è in realtà un tentativo di fare melina e uscire con una scusa politica da un programma che non solo è antipopolare ma anche insostenibile dal punto di vista finanziario».
In un comunicato i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante sottolineano che «La bocciatura in Parlamento della nomina del capo di gabinetto del ministro dell'Ambiente a membro dell'Agenzia per la sicurezza del nucleare è l'ennesima conferma dell'improvvisazione con cui il Governo cerca di procedere sulla via del ritorno all'atomo. Da questo punto di vista molti dubbi suscitano anche le recenti dichiarazioni del presidente dell'Agenzia Veronesi, secondo il quale le scorie radioattive non sono pericolose perché "al momento è una piccola quantità che viene vetrificata, sigillata e quanto rimane viene sotterrato", arrivando persino ad offrire la sua camera da letto come deposito. Se la sicurezza del progetto nucleare italiano per i prossimi sette anni è nelle mani di un grande oncologo che però non ha alcuna competenza in materia di energia nucleare e secondo il quale le scorie radioattive non sono un problema, il problema vero ce l'hanno tutti gli italiani».
I due senatori Ecodem hanno anche rivolto un'interrogazione parlamentare alla Prestigiacomo, chiedendole se non intenda immediatamente prendere le distanze dalle dichiarazioni rilasciate da Veronesi: «Il professor Veronesi ha forse equivocato il suo ruolo, perché negli ultimi mesi si è reso protagonista di un intenso battage promozionale pro-nucleare, che contrasta con l'esigenza di terzietà che dovrebbe essere propria di un organo, qual è l'Agenzia per la sicurezza del nucleare, che dovrebbe avere tra i suoi compiti quello di garantire la regolamentazione e il controllo ai fini della sicurezza di tutte le fasi legate alla realizzazione e gestione delle centrali atomiche e alla gestione dei rifiuti radioattivi».