[02/12/2010] News

Piemonte: le associazioni ambientaliste sentono puzza di bruciato dietro alla proposta della Regione di riperimetrare i siti Natura 2000

FIRENZE. La Regione Piemonte ha iniziato un'attività di revisione e riperimetrazione dei siti Natura 2000, Sic (Siti interesse comunitario) e Zps (Zone protezione speciale), che ha fatto nascere più di un sospetto nelle associazioni ambientaliste. Per questo Italia nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness, Pro Natura e Wwf hanno scritto al presidente Cota, all'assessore Casoni, al ministro Prestigiacomo e per conoscenza anche alla Commissione europea, per esprimere alcuni punti fermi in merito alle dichiarazioni della Regione ed in particolare dallo stesso assessore ai Parchi e alle Aree protette, Casoni. Secondo l'assessore la rete Natura 2000 sarebbe stata "disegnata e imposta dall'alto, con scarsa precisione e poca attenzione alle reali esigenze del territorio", commettendo errori e senza un processo partecipato.

Ora la Regione grazie ad una procedura permessa dalla Commissione europea - spiegano le associazioni - avrebbe convocato province e amministrazioni comunali che hanno propri territori all'interno di siti Natura 2000, chiedendo appunto a tutti questi Enti di suggerire le variazioni ritenute necessarie, secondo tuttavia dei criteri scientifici che sono stati opportunamente precisati.   «L'impressione che se ne riceve  è che le esigenze regionali siano unicamente indirizzate da motivazioni economiche e/o rispondano a schemi o equilibri politici che nulla hanno a che fare con una corretta gestione della rete Natura 2000 e l'ottenimento di un primario interesse collettivo nella conservazione della biodiversità. Un procedimento, dove l'interesse economico verrebbe anteposto all'interesse ecologico, non si potrebbe attuare perché verrebbe sanzionato dal giudice europeo. Va urgentemente alleggerita la crescente pressione nei confronti dell'ambiente naturale e della biodiversità sempre più spesso visti come ostacoli a uno "sviluppo" la cui prospettiva di vita, alla luce del recentissimo "Living Planet Report 2010", è destinata a reggere a mala pena un passaggio generazionale».

Per le associazioni ambientaliste dietro a riperimetrazioni, riduzioni di superficie, accorpamenti o spostamenti di siti si potrebbe tentare di liberare aree magari di pianura importanti per la biodiversità ma vocate anche ad uno sfruttamento economico.  Le associazioni Italia nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness, Pro Natura e Wwf chiedono alle regione Piemonte «anziché imbastire operazioni di riperimetrazioni i cui presupposti sono tutt'altro che chiari e i cui esiti affatto scontati, di attivarsi per colmare i propri vuoti normativi in materia di Natura 2000, a partire dal pieno recepimento di un Decreto ministeriale dell'ottobre 2007, sui criteri minimi di conservazione di Sic e Zps».

Torna all'archivio