[03/12/2010] News

Il Parco regionale della Corsica si amplia fino a 281 comuni

LIVORNO. L'Assemblea regionale della Corsica (Collectivitè teritoriale de Corse) ha adottato il rapporto di revisione della charte del Parc naturel régional de Corse / Parcu di Corsica (Pncr), che era stata approvata nel 1998 e lo ha fatto in netta controtendenza con quanto sta accadendo in Italia, dove si parla di tagli e dove la Lega Nord chiede l'eliminazione di parchi regionali dove governa. Se poi si pensa che la Corsica è stata per lungo tempo (e ancora oggi) additata come esempio da seguire dal movimento antiparco del vicinissimo Arcipelago toscano, ci si rende conto quale sia la confusione e l'incompetenza fino all'ignoranza con le quali in Italia si affrontano le questioni della protezione dell'ambiente.

Ma vediamo cosa succede in Corsica: attualmente il parco regionale comprende 145 comuni, cioè il 40% di quelli dell'isola, si estende su 350.000 ettari, un terzo circa del territorio, un'area quasi 20 volte più vasta del parco dell'Arcipelago toscano. L'Assemblea regionale corsa ha deciso che il parco «Dovrà conoscere nuove dimensioni» e ha proposto di ampliarlo fino a comprendere 252 comuni più altri 29 che saranno interessati per il loro territorio montano. Questo ampliamento comporterà «Un ricentramento della missione», per evitare uno "sparpagliamento" delle risorse.

Il documento approvato all'unanimità sia dai partiti "francesi" che dalle forze autonomiste e indipendentiste presenti all'Assemblea regionale della Corsica soddisfa pienamente il presidente del parco regionale Jean Luc Chiappini, e, partendo dal rapporto presentato dal presidente del Conseil Exécutif de Corse, «Di proporre come perimetro di studio della revisione della carta del Pncr, un perimetro allargato. Il perimetro definitivo sarà realizzato a partire da una diagnosi del territorio che determinerà il progetto della charte ed il suo piano del parco. Questo si dovrà situare in un perimetro compreso tra quello del parco attuale e il progetto del parco con 252 comuni, rilevando integralmente il perimetro di studio e i 29 comuni integranti  quello di studio sulla loro parte montana».

L'esame comprenderà un inventario del patrimonio naturale e un'analisi della situazione culturale, sociale ed economica che «Devono permettere di caratterizzare il territorio in termini di patrimonio naturale, paesaggistico e culturale, per disegnare un'identità». I criteri di queste indagini verranno definiti dal Comité de Pilotage, «La definizione precisa del territorio uscirà dagli studi, dagli inventari territoriali e dall'animazione, integrati nel progetto di charte e di piano del parco, precedenti alla consultazione pubblica».Per fare tutto questo «La Collectivité Territoriale de Corse può richiedere un'assistenza tipo expertise e un'assistenza metodologica alla Fédération nationale des parcs nel corso dell'avvio della revisione della Charte».

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