[07/12/2010] News

300 milioni di euro della Bei a Terna

ROMA. La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha firmato oggi a Roma con Terna s.p.a. un prestito di 300 milioni di euro per il finanziamento del programma quadriennale di investimenti della società italiana proprietaria della rete di trasmissione di energia elettrica ad alta tensione.

Terna è responsabile della trasmissione e del dispacciamento dell'energia sull'intero territorio italiano, è quotata in Borsa, e il dal ministero dell'economia e delle finanze detiene circa il 30% circa del capitale attraverso la Cassa  depositi e prestiti. La Banca europea per gli investimenti sostiene gli obiettivi politici e strategici dell'Ue accordando prestiti a lungo termine a favore di progetti economicamente validi. Gli azionisti della Bei sono i 27 Stati membri dell'Ue e tra questi l'Italia è uno dei quattro principali, insieme a Gran Bretagna, Germania e Francia che detengono ognuna una quota del 16,2% del capitale.

Il finanziamento Bei coprirà il 46% del totale dell'investimento programmato, e «Si inserisce in una tradizione di buoni rapporti tra la Bei e Terna - sottolinea la banca - Al 2008 risale un finanziamento di 373  milioni  per il collegamento sottomarino Italia-Sardegna (Sapei) , mentre lo scorso anno è stato siglato un prestito di 500 milioni  per il potenziamento della rete di trasmissione». 

«Nel dettaglio - spiega la Bei - l'operazione servirà a potenziare il sistema di trasporto dell'energia elettrica italiana al fine di garantire gli standard di sicurezza ed efficienza richiesti  al servizio di trasmissione.  Il piano di investimenti comprende  dieci  singoli progetti di ammodernamento e potenziamento della rete localizzati in varie regioni di Italia (Piemonte, Lombardia, Campania, Puglia, Abruzzo, Calabria e Toscana).  Una parte delle opere contribuirà anche al potenziamento di assi prioritari quali l'interconnessione Italia-Francia». 

Intanto Terna ha annunciato proprio oggi che «Dopo l'aumento di ottobre (+1,1%), anche a novembre la quantità di energia elettrica richiesta in Italia - 27,3 miliardi di kWh - ha fatto registrare una crescita pari a +1,9% rispetto a novembre dello scorso anno. Depurata dall'effetto di una temperatura media mensile leggermente inferiore rispetto a novembre 2009, e a parità di giornate lavorative (21), la variazione della domanda di novembre 2010 diventa +1,8%».

Nei primi 11 mesi del 2010 si è registrato un incremento della domanda di energia elettrica dell'1,7% rispetto allo stesso  periodo del 2009, quando la diminuzione del fabbisogno fu di meno 6,7% rispetto allo stesso periodo del 2008. «A parità di calendario, il risultato non varia - spiega Terna- Nel mese di novembre 2010 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per un 85,8% con produzione nazionale e per la quota restante (14,2%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,8 miliardi di kWh) è aumentata del +0,3% rispetto a novembre 2009. Sono in crescita le fonti di produzione idroelettrica (+66,3%), geotermica (+2,9%), eolica (+58,7%) e fotovoltaica (+128,2%). In flessione la sola fonte termoelettrica (-10,2%)».

La domanda è in crescita in tutto il Paese, ma differenziata sul territorio: +2,2% al Nord, +1,6% al Centro, e +1,5% al Sud. Terna sottolinea che «I 27,3 miliardi di kWh richiesti nel mese di riferimento sono distribuiti per il 47% al Nord, per il 29% al Centro e per il 24% al Sud. In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di novembre 2010 ha fatto registrare un -0,1% rispetto al mese precedente».

Torna all'archivio