[07/12/2010] News

Accordo Enel-Coldiretti per sostenere le biomasse da filiera corta per produrre energia elettrica

FIRENZE. Enel e Coldiretti hanno firmato un protocollo di intesa per collaborare nella realizzazione di progetti agroenergetici finalizzati alla produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e, in particolare, da biogas e biomasse solide di origine agricola. Nello specifico Enel green power (Egp) e Consorzi agrari d'Italia (Cai) indicati da Coldiretti, svilupperanno insieme progetti mirati a favorire lo sviluppo di filiere agroenergetiche locali, secondo un modello di generazione di energia distribuita da biomasse, in modo da sostenere lo sviluppo di veri e propri distretti agro energetici a filiera corta.

«Siamo lieti di avviare oggi un nuovo modello di business nelle fonti rinnovabili che combina i vantaggi ecologici degli impianti a biomasse, una fonte rinnovabile con un alto potenziale di sviluppo per Enel Green Power, con le ricadute positive sul mondo agricolo locale- ha dichiarato l'amministratore delegato di Enel Fulvio Conti - Questo accordo si inserisce in un programma di collaborazioni per rendere lo sviluppo delle biomasse da filiera nazionale sempre più efficiente e sostenibile». Per sviluppare questo progetto verrà creata una nuova joint venture, partecipata al 51% da Enel green power e al 49% da Cai, che sarà dedicata prevalentemente alla promozione e all'implementazione di progetti di generazione di energia elettrica da biomassa solida da filiera nazionale, e che potrà sviluppare anche progetti fotovoltaici su tetti e terreni dei consorzi agrari. «L'accordo segna un ulteriore passo in avanti nel nostro progetto per una filiera agricola tutta italiana che si estende al campo energetico con una dimostrazione concreta del grande contributo che possono offrire le imprese agricole italiane per una crescita del Paese su basi di sostenibilità dal punto di vista ambientale e occupazionale» ha sottolineato Sergio Marini, presidente di Coldiretti.

L'accordo ha visto particolarmente soddisfatto anche Francesco Storace, ad di Egp: «Sviluppare la filiera corta, ossia le biomasse locali, significa valorizzare il territorio che ospita l'impianto, sostenendo la necessaria differenziazione delle coltivazioni dedicate verso quelle energeticamente più utili, e contribuire, quindi, allo sviluppo dell'indotto». La validità della "strada energetica" per integrare il reddito e sostenere l'agricoltura è stata ribadita da Pierluigi Guarise presidente del Consiglio di gestione di Cai: «è l'obiettivo che stiamo perseguendo per dare concretezza alla volontà di sostegno efficace all'agricoltura italiana».

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