[07/12/2010] News toscana

In Consiglio regionale il quadro sulle criticità riguardanti Arsenico e Boro nelle acque potabili

FIRENZE. In Consiglio regionale a seguito di un'interrogazione dei consiglieri Monica Sgherri, Paolo Marini, Mauro Romanelli (Fds-Verdi) si è parlato delle criticità relative ai contenuti di arsenico e boro nelle acque destinate al consumo umano in Toscana e delle relative deroghe. L'assessore all'Ambiente Anna Rita Bramerini (Nella foto) ha ricordato che «entro il 2012 il contenuto di arsenico e boro delle acque destinate al consumo umano dovrà rientrare nei parametri ordinari fissati dalle direttive comunitarie. Per questo la Regione Toscana ha iniziato ad effettuare un monitoraggio continuo sulla realizzazione degli interventi necessari per superare il regime di deroga che interessa alcuni comuni degli Ato 5 e 6. Nel frattempo saranno i sindaci e le Asl interessati ad assicurare la necessaria informazione ai cittadini sulle precauzioni da usare, in particolare sull'esigenza di non farla ingerire a neonati e bambini di età inferiore ai tre anni».

Dopo le notizie arrivate da Bruxelles (vedi articoli correlati del 18-19-23 novembre link in fondo) che ha accolto e respinto alcune richieste di deroga (per quanto riguarda l'arsenico quelle oltre 20 microgrammi/litro) riguardanti anche alcune fonti della nostra Regione, è stato fatto il quadro complessivo della situazione. I comuni per i quali sono state richieste deroghe all'Unione europea al parametro arsenico fino a 20 microgrammi/litro sono 14, di cui 13 nell'Ato 5 ha informato l'assessore: Campiglia marittima, Campo nell'Elba, Capoliveri, Castelnuovo Val di Cecina, Marciana, Marciana marina, Piombino, Pomarance, Porto Azzurro, Radicondoli, Rio nell'Elba, Rio Marina, Suvereto; ed uno nell'Ato 6: Monterotondo Marittimo. Per ridurre il contenuto di arsenico al di sotto dei 10 microgrammi/litro (valore limite indicato nella normativa in vigore Dlgs 31/2001) sono stati programmati interventi sugli impianti delle reti che servono i comuni di Castelnuovo Val di Cecina, Pomarance e Radicondoli. Si prevede che i lavori siano completati entro l'anno a Radicondoli e Pomarance, mentre entro marzo per Castelnuovo Val di Cecina. Il rientro del parametro arsenico anche negli altri dieci comuni dell'Ato 5 sarà possibile dopo la costruzione di un impianto centralizzato dal costo di 700 mila euro.

Per quanto riguarda invece il parametro Boro i comuni per i quali sono state richieste deroghe fino a 3 milligrammi/litro sono 14, di cui 13 nell'Ato 5: Campiglia Marittima, Campo nell'Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Montecatini Val di Cecina, Piombino, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio nell'Elba, Rio Marina, San Vincenzo, Suvereto; ed uno nell'Ato 6: Monterotondo. Gli interventi per raggiungere il limite ordinario di 1 mg/l sono diversificati. A Monterotondo sono stati già ultimati. A Montecatini Val di Cecina, dove attualmente il boro è presente per 1,2 milligrammi/litro, il gestore prevede di raggiungere il limite entro il prossimo anno miscelando nuove risorse idriche. Per i comuni di San Vincenzo, Suvereto, Campiglia Marittima e Piombino il gestore vuole realizzare entro il 2012 un dissalatore di acqua marina (che servirebbe anche i comuni dell'Elba), anche se sono segnalati problemi sulla copertura finanziaria dell'intervento (stimato circa 20 milioni di euro).

Sgherri (Fds-Verdi), si è dichiarata soddisfatta per il dettaglio della risposta fornita dall'assessore ma non nasconde la preoccupazione: «È legittimo interrogarsi sugli effetti e sulle iniziative di informazione rivolte ai cittadini, chiamati a garantire la sicurezza soprattutto ai bambini di età inferiore ai 3 anni. Non possiamo essere soddisfatti per le troppe deroghe, saremo soddisfatti se sarà rispettata la tabella di marcia indicata».

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