[07/12/2010] News toscana
LIVORNO. La Regione incontrerà la Edison per affrontare il tema del progetto di Rigassificatore a Rosignano. Una lettera alla multinazionale era già stata scritta a giugno e subito dopo Natale saranno riattivati i contatti. E' quanto l'assessore Bramerini ha spiegato incontrando ieri pomeriggio tre rappresentanti del "Comitato popolare per il no al rigassificatore di Rosignano" preoccupati per l'impatto dell'opera sull'ambiente e sul turismo della zona, critici su un progetto che ritengono un «'investimento inutile e pericoloso, senza adeguate garanzie per lo sviluppo e senza grandi benefici occupazionali».
«Ora che il ministero dell'Ambiente ha concluso il procedimento di valutazione di impatto ambientale (Via) - ha detto l'assessore Bramerini - sono maturi i tempi per riprendere il confronto con Edison per capire se la multinazionale è ancora interessata all'investimento e quali garanzie vi sono, nel piano industriale, sulle ricadute occupazionali, sul consolidamento del sito industriale di Rosignano e sulla sicurezza».
La scorsa legislatura erano stati presentati due progetti (quello off-shore di Livorno e quello a terra di Rosignano) e la scelta, contenuta nel Piano energetico regionale del 2008, era di un solo rigassificatore. Poi, come noto, le cose sono cambiate con l'apertura alla possibilità del secondo, apertura che ha sconfessato quanto sostenuto dalla giunta regionale per tutta la precedente legislatura. Lo hanno ricordato proprio i membri del Comitato di Rosignano: «Il secondo rigassificatore non è compatibile con un territorio fortemente urbanizzato per il quale si è da più parti proposto uno sviluppo "multipolare" e quindi non limitato alla sola presenza industriale».
«La posizione del Comitato non vuole essere una posizione "antiindustrialista" ma scaturisce da una analisi non pregiudiziale dei "fatti" e da una valutazione serena in termini di costi - benefici e degli impatti che una struttura come quella proposta da Edison avrebbe sul territorio senza nessuna sostanziale contropartita sul piano occupazionale e dello sviluppo del territorio», hanno spiegato i membri del Comitato.
Intanto, in tema di sicurezza, sul primo rigassificatore, quello di Livorno, Olt fa sapere che «conferma la propria volontà di recepire tutte le osservazioni che il Ctr avanzerà, al fine di garantire il massimo livello di sicurezza dell'impianto».