[10/12/2010] News

Terremoto rifiuti nell'"isola felice" del Molise

CAMPOBASSO. E' dei giorni scorsi la notizia che il presidente della Regione Molise, il senatore Michele Iorio, è indagato in un'inchiesta della Procura della Repubblica di Larino (Cb) che riguarda la gestione dei rifiuti e che ha portato all'arresto del presidente del nucleo industriale di Termoli, Tonino Del Torto, del dirigente regionale Antonio Campana e di altre 8 persone, tra le quali un funzionario provinciale, un funzionario dell'Arpa e un ex-consigliere comunale di Termoli.

In realtà però il terremoto dei rifiuti in Molise era stato annunciato il 24 ottobre su "Il Mattino" dalla giornalista anticamorra Rosaria Capacchione, che aveva rivelato il coinvolgimento della piccola regione in operazioni poco trasparenti connesse allo smaltimento dei rifiuti. «Ma nonostante le inchieste de La Voce del Molise, Primonumero.it e altri organi di stampa locali e nazionali, la giunta ed il Consiglio regionale, sono rimasti impassibili - dice oggi Michele Petraroia, consigliere regionale del Pd ed esponente degli Ecologisti democratici del Molise - Le richieste di chiarimento, ripetutamente avanzate e inoltrate per conoscenza anche alla magistratura, sono rimaste disattese. Le interrogazioni attendono di essere riscontrate da mesi così come le istanze di accesso agli atti sul ciclo dei rifiuti. La mozione sulla vicenda del nucleo industriale di Termoli connessa alle inchieste giornalistiche che paventavano dubbi sulla gestione del depuratore del Cosib è scomparsa dall'ordine del giorno del Consiglio regionale».

Nell'aspro scontro in aula della seduta consiliare del 23 novembre sulla revoca di un'autorizzazione per un centro di stoccaggio per rifiuti pericolosi a Montagano (Cb) è andato in scena secondo Petraroia il teatro dell'assurdo: «sono stato messo sul banco degli imputati per aver osato parlare di rischi di infiltrazioni criminali screditando il Molise e dando valore all'inchiesta di Rosaria Capacchione che ad avviso della maggioranza non portava uno straccio di prova, né menzionava un solo episodio reale. Si è giunti a contestare in aula, giornalisti e scrittori come Roberto Saviano che si sono arricchiti parlando male dell'Italia. Sono partiti servizi televisivi a orologeria contro Rosaria Capacchione che aveva osato oltraggiare il Molise e di chi sul territorio aveva ripreso il suo allarme. Mi è stato detto che dovevo portare in Consiglio regionale le prove su eventi delittuosi altrimenti stavo calunniando e infamando la Regione. Pur facendo salvo la presunzione di innocenza, fino al terzo grado di giudizio, delle persone arrestate e indagate, sollecito una seduta urgente del Consiglio regionale per esaminare i gravi fatti accaduti, ascoltare il presidente della giunta e l'assessore regionale all'ambiente, e assumere decisioni immediate ed efficaci. Si vada in chiaro su com'è maturata e com'è proseguita la presidenza Del Torto al Cosib di Termoli, intervallata da nomine a commissario dell'Ente decretate dal presidente della giunta».

Sulla questione è intervenuta anche la il presidente di Legambiente Molise, Maria Assunta Libertucci: «L'operazione del Noe mette a nudo una realtà che non corrisponde al Molise "isola felice" che i politici locali descrivono ma che al contrario è ben inserita nel traffico di rifiuti che avvelena l'Italia. E così anche il Molise è finito nella rete dei trafficanti di rifiuti che come è noto è ramificata in tutto il Paese. Da quando è stato approvato il delitto ambientale di organizzazione di traffico illecito di rifiuti, in tutta Italia sono state ben 175 le inchieste, con l'emissione di 1.060 ordinanze di custodia cautelare, la denuncia di 3165 persone, il coinvolgimento di 660 aziende e di ben 19 regioni italiane. Seguiremo l'andamento delle indagini e, in caso di celebrazione di processo penale, valuteremo la costituzione di parte civile continuando a ribadire la necessità dell'istituzione di un registro tumori anche in Molise alla luce dei sempre più ricorrenti casi d'inquinamento ambientale causati da sostanze pericolose per la salute».

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