[10/12/2010] News toscana

Numerose le adesioni per il rilancio dei parchi

PISA. Sono numerose e significative le adesioni che stanno pervenendo all'iniziativa lanciata lunedì 6 dicembre nell'incontro in San Rossore per il rilancio dei parchi. Nei prossimi giorni lanceremo un manifesto-appello e subito dopo un documento più ampio in cui saranno motivate le ragioni di questa iniziativa culturale nazionale promossa dal comitato scientifico della collana editoriale dell'ETS sulle aree naturali protette.  Si cercherà di individuare  le cause e al tempo stesso i possibili rimedi per evitare che la crisi che sta investendo i parchi -tutti parchi e non solo quelli nazionali- li porti al collasso.

Un collasso non soltanto finanziario ma di ruolo che segnala  e conferma peraltro una crisi più generale del governo del territorio del paese come dimostrano le alluvioni e i crolli di Pompei. Quello che sta accadendo e non soltanto con i tagli finanziari ma con il ridimensionamento del loro ruolo pianificatorio che non risparmia nessuna regione, sta suscitando una diffusa preoccupazione che la risposta di questo gruppo di personalità riunite in San Rossore testimonia. E le adesioni che si stanno raccogliendo incoraggiano a proseguire l'impegno appena avviato che a metà febbraio vorremmo rilanciare in un incontro nazionale e Firenze. Che personalità del mondo scientifico come Sandro Pignatti, Roberto Gambino, Carlo Alberto Graziani, Massimo Sargolini, Enrico Falqui, Giampiero Di Plinio, Bernardino Romano dall'Accademia dei Lincei alle Università dell'Aquila, di Bari, di Torino, di Camerino, di Siena, di Pisa o presidenti di parchi storici come quello d'Abruzzo Giuseppe Rossi, o di parchi regionali come quello di San Rossore Giancarlo Lunardi, ex parlamentari come Gianluigi Ceruti il ‘padre' della legge 394 o giovani assessori  ai parchi come Renata Briano della regione Liguria, unitamente a numerosi tecnici e direttori di aree protette di molte regioni abbiano già aderito conferma che se da un lato le cose vanno davvero male dall'altro - e per fortuna- c'è anche chi è disposto a resistere e opporsi. Pubblicheremo presto un primo elenco delle adesioni pervenute e avremo conferma della disponibilità -verrebbe da dire - a scendere in campo in difesa e per il rilancio dei parchi.

La cosa non potrà non far piacere ai parchi che la prossima settimana si riuniranno a Milano nell'assemblea nazionale di Federparchi per discutere di una situazione che non lascia presagire nulla di buono per il prossimo futuro, I parchi sono diventati tra troppe distrazioni le cavie di un federalismo fasullo che sta lasciando morti e feriti sul campo. Noi stiamo cercando senza presunzione ma con determinazione di mettere qualche argine.

Le prime risposte sono incoraggianti e ne prendiamo atto con soddisfazione.

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