[10/12/2010] News toscana

Prato, applicazioni riuscite di green economy

FIRENZE. Come annunciato ieri su greenreport si è tenuto oggi a Prato il convegno organizzato da Asm "Energia democratica, quali scenari tra ambiente ed economia", che rientra nelle iniziative del tavolo del distretto ecologico. La prima parte della giornata di studio è stata quella più significativa. Sono state presentate le esperienze delle aziende del territorio che hanno trovato sbocchi per combattere la crisi, innovando, ponendo attenzione al riutilizzo dei materiali, rispettando le risorse ambientali e diversificando le loro economie.

L'amministratore delegato del Gruppo Colle Riccardo Matteini, ha spiegato come l'azienda tessile abbia saputo trasformarsi e dar vita alla società PuraEnergie, che conta 22 soci e si occupa di progettazione e realizzazione di centrali idroelettriche e impianti eolici. L'input è venuto dalla necessità di controllare e ottimizzare i consumi dell'azienda, una pratica che ha portato l'imprenditore ad avvicinarsi al mondo della produzione di energia pulita fino a fargli tracciare la via di un nuovo business.

Il titolare del progetto "500gr" Lamberto Cecchi, ha invece parlato del tessuto cardato di lana rigenerata, materiale che ha un basso impatto ambientale e permette di riutilizzare scarti di lavorazioni tessili e abiti dimessi. Questo tessuto è protagonista di una collezione di abbigliamento e accessori per uomo che il prossimo anno debutterà a Pitti Filati. Altra esperienza riguardante il riciclo dei materiali è quella della Manifattura Maiano: l'azienda produce pannelli isolanti termoacustici, cioè semilavorati per l'edilizia ricavati da fibre tessili riciclate.

In un anno, l'azienda ha riciclato oltre 4.600 tonnellate di fibre tessili altrimenti destinate alla discarica o all'inceneritore. In un'altra esperienza presentata al convegno, è stata sottolineata l'importanza di ridurre gli impatti ambientali e i consumi energetici. Il presidente dell'Interporto della Toscana centrale Angelo Pezzati, ha illustrato l'impegno contro le emissioni inquinanti e a favore della riduzione dei consumi. In particolare 40mila tonnellate merci sono movimentate tramite la ferrovia anziché la gomma: tradotto, significa 6mila tir in meno che attraversano la Toscana con tutto le conseguenze positive in termini di minor inquinamento. In più, l'Interporto sta lavorando per dotare le superfici coperte di pannelli fotovoltaici e sostituire l'illuminazione dei piazzali con sistemi a led che, a fronte di un minor consumo, hanno anche una maggiore durata.

Infine il lavoro di Estra, la multiutility che ha realizzato quello che fino ad oggi è il più importante impianto di teleriscaldamento della Toscana. L'impianto serve 700 alloggi costruiti a Sesto Fiorentino ed è abbinato al sistema di cogenerazione che permette di intercettare e valorizzare energia termica altrimenti dispersa.

Di produzione energetica diffusa, di green economy e di fonti rinnovabili si è parlato anche nella tavola rotonda pomeridiana che ha visto la presenza, tra gli altri, di David Newman. Il  vicepresidente di Iswa International ha posto l'accento su come e quanto incide la gestione dei rifiuti sul clima e sulla necessità dell'applicazione di tutti gli "step" della filiera: riduzione della produzione, recupero, riciclo e per ultimo uso della parte rimanente per produrre energia.

L'esperto di questioni energetiche Salvatore Savastano, invece ha ribadito l'importanza delle energie rinnovabili che «sono il fattore determinante della terza rivoluzione industriale e che scelte politiche, economiche e aziendali che vedono l'adesione alla causa ambientale non sono più una mera operazione di marketing ma piuttosto una scelta convinta e necessaria».

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