
[16/12/2010] News
LIVORNO. Il progetto della Bielorussia di costruire una centrale nucleare a Ostrovets, ad appena 55 km da Vilnius, la capitale della Lituania, preoccupano molto il governo del Pese baltico. In un'intervista ad EurActiv, il ministro degli esteri lituano, Audronius Ažubalis, ha detto che la «La mancanza di informazioni riguardanti i piani dalla Bielorussia, vicino orientale della Lituania, per costruire una centrale nucleare vicino al confine comune è un motivo di preoccupazione».
La Lituania ha posto il problema del nucleare bielorusso (la nazione più colpita dal disastro di Chernobyl) in una riunione della Nordic-Baltic Cooperation, che comprende anche Lettonia, Estonia, Finlandia, Svezia, Danimarca, Norvegia e Islanda.
Già a luglio la Lituania aveva inviato una nota ufficiale a Minsk perché non esisteva una completa relazione di valutazione dell'impatto ambientale della centrale nucleare ed aveva chiesto colloqui con la n Bielorussia su siti alternativi. I Paesi Baltici sono preoccupati per le notizie di stampa che parlano dell'intenzione del regime autoritario di Minsk di realizzare una nuova centrale nucleare a 23 km dal confine con la Lituania. Le informazioni che filtrano dalla Bielorussia sono, come sempre, scarse e solo un sito ufficiale del governo dice che il Paese, l'ultima dittatura europea ed uno dei più poveri del continente, sarebbe in trattative con imprese nucleari di Francia, Giappone e Corea del Sud, pur mantenendo la sua partnership con la Federazione russa che a in mano la tecnologa "sovietica" per far funzionare gli impianti nucleari bielorussi. L'unica cosa che si sa davvero è che il reattore scelto per la centrale nucleare di Ostrovets è un progetto sperimentale russo chiamato VVER-1200 e propagandato da parte dei monopolisti statali del nucleare russo Rosatom e Atomstroiexport. Il ministero dell'ambiente lituano, guardando le poche carte a disposizione, scriveva qualche mese fa: «Come si legge [nel Rapporto di impatto ambientale], il vantaggio del reattore è che la sua apparecchiatura principale e I sistemi di protezione sono stati provati su due reattori cinesi e che sarà possibile restituire il combustibile nucleare esaurito di nuovo in Russia per stoccaggio a lungo termine . Altri argomenti sono poco chiari».
I lituani hanno anche detto che, in base ai documenti forniti, la centrale nucleare di Ostrovets sarebbe in grado di sopportare solo l'impatto di un aereo leggero, «Questo significa che non sarà protetta contro l'impatto di un potenziale crash di un aereo passeggeri di linea. I Paesi del mondo devono prendere sempre più in considerazione la possibilità di atti di terrorismo e adottare l'obbligo di nuove centrali nucleari in grado di resistere ai danni dell'impatto degli aerei passeggeri di grandi dimensioni. La Lituania ritiene inaccettabile che sia costruito un reattore che non soddisfi tale requisito».
La Lituania è anche preoccupata per i potenziali danni che la centrale bielorussa potrebbe provocare al Neris, un fiume che nasce in Bielorussia, dove viene chiamato Vilija, e scorre attraverso le due grandi città della Lituania: Vilnius e Kaunas, per diventare un affluente del Niemen. Il Neris verrà utilizzato dai bielorussi per attingere l'acqua per raffreddare i reattori della futura centrale nucleare e come scarico per le acque reflue dell'impianto nucleare. Il ministero dell'ambiente di Vilnius sottolinea che «Sulla base delle informazioni fornite sulla quantità di acqua che sarà necessaria per il raffreddamento dei reattori, non possiamo verificare l'affidabilità dei dati e la validità delle conclusioni fatte e che non vi sarà alcun impatti negativo sul fiume Neris e che non ne soffriranno gli indicatori quantitativi e qualitativi delle sue acque Inoltre, secondo un rapporto dell'Istituto di fisica della Lituania, tutti gli abitanti di Vilnius dovranno essere sottoposti ad evacuazione forzata nel caso dovesse verificarsi un grave incidente nucleare nel sito progettato in Bielorussia.
Ažubalis sottolinea che «Qualsiasi paese sarebbe preoccupato se non fosse in grado di trovare le risposte appropriate alle sue preoccupazioni in base alla Convenzione di Espoo (la Convenzione sulla valutazione dell'impatto ambientale in un contesto transfrontaliero), ndr] e secondo I requisiti dell'Iaea».
La Lituania non si oppone allo sviluppo dell'energia nucleare in Bielorussia e Vilnius vorrebbe sostituire sul suo territorio con un'altra centrale nucleare il ferrovecchio sovietico di Ignalina, un impianto nucleare che è stato chiuso nel 2009 su pressione dell'Ue, che sta pagandone anche la costosissima dismissione. Quello che preoccupa I lituani è che la Bielorussia non dia nessuna garanzia di seguire gli stessi standard di trasparenza e di buone pratiche internazionali che devono applicare gli altri Paesi europei.
Rispetto all'altra centrale nucleare che dovrebbe essere costruita vicinissima alla Lituania, nell'enclave russa di Kaliningrad, Ažubalis ha liquidato il progetto come «Puramente politico. Per il momento, si sentono solo slogan: "abbiamo intenzione di costruire" e "stiamo costruendo"'. Ma non hanno la valutazioni di impatto ambientale. La stessa cosa che in Bielorussia».