[16/12/2010] News

Marchio europeo "tipo Unesco" per monumenti naturali e i siti culturali importanti

BRUXELLES. Il Parlamento europeo ha approvato oggi con 497 voti a favore, 18 contrari e 41 astensioni l'istituzione dell'European Heritage Label, un marchio di "qualità" e riconoscimento che verrà assegnato a  monumenti naturali, archeologici, urbani o siti culturali «Che hanno svolto un ruolo importante nella storia e nella cultura europea o nell'integrazione europea».

Il label potrà anche essere assegnato ai luoghi della memoria ed ai "patrimoni immateriali" associati ad un luogo. Non sarà escluso nemmeno il patrimonio contemporaneo.

In una nota l'Europarlamento sottolinea che «Gli obiettivi includono la sensibilizzazione dei giovani al loro patrimonio culturale comune ed al rafforzamento dei loro sentimenti di identità europea, così come la promozione dei siti in quanto destinazioni turistiche, il tutto limitando i potenziali impatti negativi che colpiscono il sito o il suo ambiente».

Il modello sembra quello del patrimonio dell'Unesco e gli europarlamentari sembrano voler dare gambe ad un progetto intergovernativo con lo stesso nome che esiste dal 2006 e che ha «marchiato»  64 siti in 17 Stati dell'Ue ed in Svizzera. La differenza sostanziale è che questi siti sono stati selezionati in maniera indipendente dai Paesi partecipanti, senza il controllo di un organismo a livello europeo, invece il Parlamento Europeo ha rilanciato il progetto «Come azione dell'Ue» ed ha respinto la proposta di includere i siti che hanno già il label. All'inizio il nuovo programma riguarderà solo i Paesi Ue (quindi la Svizzera è esclusa), anche se gli eurodeputati hanno lasciato aperta la porta per estenderlo in futuro a Paesi extra-Ue : «Le future valutazioni dell' European Heritage Label potrebbero essere l'occasione per esaminare la possibilità di allargare l'iniziativa ai Paesi terzi partecipanti al programma».

Gli Stati membri dovranno preselezionare due siti ogni due anni, invece di ogni anno come proponeva la Commissione europea. Verrà scelto solo un sito per Paese con l'aiuto di un gruppo di esperti scelto dal Parlamento europeo, dal Consiglio, dalla Commissione Ue  e dal Comitato delle regioni «Che dovrà assicurare una rappresentanza geografica equilibrata. I Paesi potranno anche proporre congiuntamente dei sit e queste domande beneficieranno di un'attenzione particolare».

Gli eurodeputati sottolineano che «L'attribuzione del label europeo non deve comportare obblighi urbanistici, legali, paesaggistici in materia di mobilità ed architettura. Però, gli Stati membri saranno tenuti a sorvegliare i siti marchiati ed a garantire un accesso, in particolare su internet, ad un pubblico il più vasto possibile, comprese le persone anziane ed a mobilità ridotta. Benché il label debba essere normalmente applicato in maniera permanente, potrà, in alcune circostanze, essere ritirato dalla Commissione o dagli stessi Paesi». Dopo il voto in prima lettura del Parlamento europeo, la proposta sarà inviata al Consiglio dei ministri dell'Ue.

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