[20/12/2010] News toscana
FIRENZE. L'assessore regionale all'ambiente Anna Rita Bramerini (Nella foto) ha risposto alla consigliera capogruppo del Pdl in provincia di Livorno Costanza Vaccaro, che ha avanzato preoccupazioni sulla presenza di trialometani nelle acque ad uso umano dei comuni del comprensorio provinciale. «Dalle informazioni in nostro possesso e acquisite dalla competente Asl risultano definitivamente risolti con specifici e mirati interventi, i problemi della presenza di trialometani nelle acque dei comuni della provincia di Livorno- ha dichiarato Bramerini - Il nostro prossimo impegno sarà quello di elaborare e una relazione complessiva e dettagliata sulla qualità dell'acqua, comune per comune e parametro per parametro su tutta la Toscana».
I trialometani sono sottoprodotti di disinfezione che si ritrovano nelle acque di rete in particolare quando nel trattamento di potabilizzazione è usato ipoclorito. Se il processo è ben condotto si possono comunque "tenere" abbondantemente sotto il limite di legge di 30 microgrammi /litro.
«L'acqua che esce dai rubinetti è sottoposta a molteplici controlli e a più livelli- ha ripreso l'assessore - Un conto sono i monitoraggi che Arpat fa sull'acqua prima che questa venga immessa in acquedotto. Un altro i monitoraggi che esegue sull'acqua già in rete e quindi sottoposta agli interventi di potabilizzazione. Un altro ancora il giudizio sanitario finale che emette l'Asl competente sulla base di quei monitoraggi che hanno anche il supporto del gestore. E' l'Asl il soggetto tenuto a vigilare sulla prevenzione dei rischi per la salute e dunque anche sull'accettabilità della qualità delle acque distribuite in acquedotto. E' sempre l'Asl che notifica ai sindaci le eventuali situazioni di anomalie che portano poi all'adozione degli interventi correttivi e all'informazione alla cittadinanza. Se la consigliera Vaccaro avesse tenuto presente questa distinzione, forse avrebbe potuto evitare allarmismi».
La consigliera del Pdl ha fatto riferimento ad un superamento del parametro trialometani avvenuto il 22 giugno scorso. «L'episodio ha comportato, come previsto dalla normativa vigente (Dlg 31 e successive integrazioni ), che l'Asl indicasse al gestore del servizio, Asa, l'esecuzione immediata degli interventi tecnici perché il parametro rientrasse nel valore previsto dalla norma. Interventi che sono stati tempestivamente realizzati dal gestore Asa, come poi confermato dal successivo controllo Asl di verifica mediante nuovo campionamento, dal quale il livello è risultato rientrato» ha concluso Bramerini.