
[21/12/2010] News
LIVORNO. Per una maggior sicurezza degli impianti chimici europei la Commissione è intenzionata a rivedere la normativa sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze chimiche (la così detta Seveso II).
La Commissione, infatti, ha presentato proprio oggi la proposta di revisione della normativa al fine di adeguarla alle modifiche introdotte nella legislazione UE sulle sostanze chimiche come l'adozione delle norme volte ad armonizzare il sistema di classificazione UE con il sistema globale armonizzato elaborato dalle Nazioni Unite.
Saranno introdotti standard di controllo più severi e sarà perfezionato il livello e la qualità delle informazioni disponibili al pubblico in caso di incidenti, da applicarsi a partire dal primo giugno 2015.
La direttiva 96/82/CE, nota come direttiva "Seveso II" sulla prevenzione degli incidenti industriali, e la "Seveso I" sono state elaborate in seguito al grave incidente avvenuto nel 1976 nell'impianto chimico Icmesa. Contengono una serie di disposizioni volte a prevenire gli incidenti legati all'utilizzo di grandi quantità di sostanze pericolose e riguardano circa 10 000 impianti industriali situati nell'Ue. Prevedono una serie di obblighi nei confronti degli operatori e anche delle autorità pubbliche come i piani di emergenza, le informazioni sulle misure di sicurezza per gli stabilimenti di livello superiore, l'effetto domino, la pianificazione territoriale, la notifica di incidenti e i controlli.
Le modifiche proposte, dunque, includono nuove disposizioni più rigorose relative al pubblico accesso alle informazioni sulla sicurezza, la partecipazione ai processi decisionali, l'accesso alle vie legali e miglioramenti delle modalità di raccolta, gestione, diffusione e condivisione delle informazioni. La proposta introduce inoltre standard più severi relativi ai controlli degli impianti per garantire un'efficace attuazione delle norme di sicurezza.
Le restanti modifiche riguardano aspetti tecnici, tra cui la riduzione degli oneri amministrativi superflui. La revisione dovrebbe mantenere e addirittura migliorare gli attuali standard di protezione, senza incidere esageratamente sui costi.
La Commissioone spiega che «L'approccio agli standard di controllo è graduale e prevede un inasprimento delle norme di sicurezza in funzione dei volumi di sostanze chimiche utilizzate. Ai sensi della direttiva, gli operatori degli impianti in cui sono presenti sostanze pericolose devono dichiarare le proprie attività e definire una politica di prevenzione degli incidenti rilevanti. Gli operatori degli stabilimenti di livello superiore devono inoltre redigere una relazione sulla sicurezza, nonché attuare un sistema di gestione della sicurezza e un piano di emergenza interna. Vi sono inoltre obblighi che ricadono sulle autorità pubbliche relativi ai piani di emergenza interna e alle informazioni pubbliche sulle misure di sicurezza per gli stabilimenti di livello superiore, l'effetto domino, la pianificazione territoriale, la notifica di incidenti e i controlli».
Per ulteriori informazioni: http://ec.europa.eu/environment/seveso/review.htm