[28/12/2010] News

Pesca e Wto: riformare i sussidi governativi per salvare stock ittici ed oceani

LIVORNO. Un nuovo rapporto dell'United nations environment programme (Unep) sottolinea l'urgenza di far progredire i negoziati della World trade organization (Wto) per trovare un accordo internazionale per vietare i sussidi governativi per la pesca distruttiva ed introdurre nuove misure per garantire la redditività e la sostenibilità futura degli oceani.

Il rapporto "Fisheries subsidies, sustainable development and the Wto" secondo l'Unep «E' un monito che il tempo stringe e che gli oceani non possono più attendere».

Il documento passa in rassegna gli sforzi per riformare i sussidi alla pesca, che sono in aumento nell'ultimo decennio, ormai diventati un problema per il commercio globale, e si concentra su come i governi stanno affrontando il problema di come determinare quali siano i sussidi da eliminare e quali quelli da limitare.

La pesca, oltre a fornire reddito a molte persone, è una delle più importanti fonti di sostentamento per I Paesi in via di sviluppo, fonte di proteine per circa un miliardo di esseri umani. «Eppure - dice l'Unep - l'80% degli stock ittici commerciali del mondo è impoverito o è stato pescato oltre la loro biological carrying capacity, e le perdite economiche dovute alla over-capacity ed all' over-fishing sono state stimate in 50 miliardi di dollari all'anno. Le sovvenzioni statali sono state riconosciute come una delle principali cause di tale sfruttamento eccessivo, che a sua volta minaccia l'integrità dell'ambiente marino».

Secondo Steven Stone, capo dell'Economics and trade branch dell'Unep, «Questo è un enorme spreco di capitale naturale e sta minacciando la sicurezza alimentare, lo sviluppo e l'habitat marino. Queste sovvenzioni dannose per la pesca sono in contrasto con l'ethos stesso della green economy, che promuove gli investimenti per l'ambiente come motore per la ripresa economica e la crescita sostenibile».

Il rapporto Unep sottolinea che «I sussidi governativi per il settore della pesca dovranno essere più trasparenti e responsabili, se le norme concordate dal Wto vorranno essere efficaci». Il programma per l'ambiente dell'Onu indica diverse sfide che vanno assolutamente affrontate, tra le quali quella di definire urgentemente la portata del divieto di finanziamenti, individuando le eccezioni autorizzabili, garantendo un trattamento speciale e differenziato per i Paesi in via di sviluppo e stabilendo i requisiti per la gestione della pesca. L'Unep chiede a tutti i Paesi di adottare misure per riformare le loro pratiche di sovvenzione.

Il rapporto è un vero e proprio un manuale di riferimento, che fornisce una panoramica storica e una sintesi ed un'analisi delle questioni chiave riguardanti la riforma dei sussidi alla pesca e l'attuale sviluppo dei sussidi alla pesca negoziati all'interno della Wto. Comprende anche la descrizione di esperienze nazionali di Equador, Norvegia e Senegal, illustrando l'impatto dei sussidi e dei processi di riforma. .

UNEP ha svolto un ruolo di primo piano nella produzione di analisi riguardanti le politiche della pesca e per facilitare un dialogo efficace tra i decisori politici, il commercio e le comunità di pescatori. Attualmente, fornisce la propria assistenza e i risultati dei suoi studi per i diversi Paesi e dei workshop internazionale sugli effetti dei sussidi alla pesca ai negoziati della Wto in corso, come contributo per assicurare che i negoziati si basino su criteri di sostenibilità.

«Nonostante la fase critica dei negoziati in corso e le tante domande che aspettano una risposta - sottolinea l'Unep - il rapporto dimostra come la riforma dei sussidi alla pesca possono potenzialmente diventare uno dei più importanti impegni mondiali a livello internazionale per conseguire obiettivi ambientali e un coerente sviluppo economico a livello globale»

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