[29/12/2010] News
FIRENZE. Alcune amministrazione comunali sotto accusa per aver destinato spazi urbani di pregio, ricchi di monumenti storici, a parcheggi. La denuncia viene da Legambiente che ha presentato il dossier (con una ricca documentazione fotografica) "Questa piazza non è un parcheggio", con l'obiettivo di stimolare i sindaci a immediate ordinanze di pedonalizzazione. Sotto gli zoom dell'associazione ambientalista sono finite piazze di Torino, Genova, Roma, Padova, Milano, Napoli, Siena, Brescia, Verona, Bologna e Palermo, luoghi storici dove ancora nel 2010 accanto ai monumenti si trovano auto e motorini, a testimonianza che la pessima e ormai "vecchia" abitudine italiana è ancora dura a morire.
«Abbiamo raccolto una serie di casi emblematici di cattiva gestione degli storici spazi di aggregazione sociale e culturale nonché del patrimonio artistico e turistico italiano - ha dichiarato Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane di Legambiente - Piazze storiche, veri e propri gioielli, deturpate dal parcheggio selvaggio. La domanda è: se le amministrazioni locali non sono in grado di migliorare la vivibilità urbana restituendo queste poche centinaia di metri quadrati ai cittadini, come si può sperare che quegli stessi amministratori abbiano le capacità di eliminare gli ingorghi e di assicurare una mobilità più spedita e sicura nel proprio territorio?».
Tra i molti esempi riportati nel dossier citiamo Piazza San Zeno a Verona (nella foto), che ospita la basilica omonima, capolavoro di arte romanica, un monastero che tra il IX e il XII secolo fu il più ricco e potente della città, chiostri, giardini e orti. Oggi è un grande parcheggio. A Siena, invece, Piazza Provenzano, dominata dalla chiesa di Santa Maria di Provenzano, si trova in pieno centro storico, a un passo da piazza del Campo: nonostante sia all'interno della Ztl, auto e motorini sono parcheggiati ovunque.
La palermitana Piazza Bellini, dominata dalle chiese della Martorana e di San Cataldo, rappresenta il centro civico della città medievale. Adibita a parcheggio per i consiglieri comunali, oggi è aperta a tutte le auto nonostante il Comitato per lo spazio pubblico ne chieda la chiusura permanente ai veicoli. Tra le altre piazze-garage individuate da Legambiente Piazza Sant'Ambrogio, uno dei luoghi simbolo di Milano con la basilica da cui prende il nome, una delle più antiche chiese della città. L'amministrazione comunale ha inserito la piazza nel piano parcheggi del 2000, contro il parere di architetti, storici dell'arte e residenti: il progetto prevede 5 piani interrati per una capienza di 581 posti auto e 70 posti per motociclette. Oltre agli scavi in area a vincolo monumentale, è prevista la costruzione di una rampa di accesso che altererebbe la natura della piazza.
Da nord a sud sono molti altri i luoghi pubblici "violati", ben documentati nel dossier di Legambiente in cui figura anche Roma. Proprio nella capitale vide la luce trenta anni fa la prima isola pedonale urbana della Penisola, con un nuovo assetto stradale dell'area dei Fori Imperiali e il divieto di circolazione delle auto per un tratto intorno al Colosseo. Il progetto si inseriva in un più vasto programma che prevedeva la chiusura domenicale del primo tratto di via dei Fori Imperiali tra Piazza Venezia e Largo Corrado Ricci e, in prospettiva, la chiusura definitiva dello stesso tratto. «Nei 30 anni successivi, nessun sindaco è stato, però, in grado di portare a compimento l'ampliamento dell'originaria isola pedonale e il vagheggiato parco archeologico» hanno concluso da Legambiente.