
[29/12/2010] News
FIRENZE. Il 2010 lancia la Spagna come leader nel settore energetico delle fonti rinnovabili. La produzione di energia a basso impatto ambientale (idroelettrico, eolico e solare) ha soddisfatto il 35% della domanda spagnola e per la prima volta è stata esportata in Francia ''energia pulita'' andando a supplire al deficit energetico francese. In base a quanto riportato sul "Guardian" pare che le forti perturbazioni meteorologiche che hanno caratterizzato l'ultimo anno, abbiano influenzato positivamente la produzione energetica da fonti rinnovabili. Nel 2010 l'energia eolica è aumentata del 18,5% e copre, dopo il picco del 43% di novembre, in media il 16% della domanda energetica del Paese. Le forti piogge hanno fatto aumentare la produzione idroelettrica del 59% rispetto al 2009, mentre l'energia solare è in ritardo rispetto alle altre solo del 3%. Questa performance ha consentito alla Spagna, che di consueto importa energia elettrica dalla Francia come punto di sosta verso Marocco, Portogallo e Andorra, di esportare per la prima volta nella sua storia, energia ai vicini francesi. «Nell'ultimo anno la Francia non ha aumentato la propria capacità energetica, ed anche la portata di esportazione è diminuita. Inoltre il settore ha anche risentito dei conflitti industriali che durante gli scioperi hanno costretto decine di centrali francesi a chiudere: la produzione spagnola è servita a colmare il deficit» ha spiegato con un certo orgoglio Luis Atienza, amministratore delegato della rete elettrica spagnola .