
[03/01/2011] News
ALESSANDRIA. Provincia di Alessandria, associazioni agricole, Ato Gra (Associazione d'Ambito per la gestione dei rifiuti in provincia di Alessandria) e Cadir Lab hanno firmato un accordo di programma per la gestione dei rifiuti agricoli. «Il precedente si è concluso a fine 2009 - spiega il presidente della Provincia, Paolo Filippi - abbiamo valutato opportuno rinnovarlo e adeguarlo per non vanificare gli importanti risultati ambientali raggiunti, rendendolo conforme alla nuova normativa sui rifiuti. In particolare il decreto ministeriale del 17 dicembre 2009 che ha istituito il "Sistri", il sistema di tracciabilità degli scarti. Massima la semplificazione della gestione operativa del nuovo sistema, in modo che renda vantaggiosa la raccolta separata dei rifiuti e il loro invio a recupero invece che allo smaltimento in discarica».
Per la Confederazione italiana agricoltori (Cia) ha firmato il presidente provinciale Carlo Ricagni, che spiega: «Era importante rinnovare ed adeguare il percorso avviato nel 1998 senza vanificare gli importanti risultati ambientali raggiunti alleggerendo, al tempo stesso, gli oneri che risultano particolarmente gravosi, specie per le piccole aziende». Il direttore provinciale della Cia Giuseppe Botto, sottolinea che «Era necessario rendere conforme l'accordo alla nuova normativa rifiuti ed in particolare al Sistri, sistema di tracciabilità dei rifiuti, compiendo un passo avanti sulla strada della semplificazione nella gestione operativa».
La nuova firma è infatti un ulteriore passaggio di un percorso avviato nel 1998, quando provincia e associazioni agricole siglarono un'intesa per favorire la raccolta dei rifiuti agricoli. Poi il decreto legislativo 152 del 2006 "Norme in materia ambientale" ha introdotto novità per gli obblighi a carico delle aziende che producono, detengono e gestiscono rifiuti, determinando un incremento degli oneri, con ricadute sui costi che le aziende devono sostenere per la corretta gestione dei rifiuti. Un'ulteriore tappa ad Alessandria è stata la firma dell'accordo tra provincia, associazioni agricole e Ato rifiuti nel settembre 2007, per promuovere un progetto riguardante la gestione della raccolta "porta a porta" dei rifiuti agricoli, «Un sistema che ha fatto progressivamente aumentare il numero di aziende che hanno aderito alla convenzione e, di conseguenza, i quantitativi di rifiuti correttamente recuperati e smaltiti - spiega la Cia - Tra i principali rifiuti agricoli ritirati nel 2009 ci sono 181.299 chili di plastiche agricole e rifiuti plastici, 125.351 chili di scarti di olio esausto, 54.447 chili di batterie al piombo, 36.971 chili di contenitori bonificati di fitofarmaci in plastica, 15.897 chili di pneumatici fuori uso, 10.462 chili di filtri dell'olio. In aumento graduale anche il numero di aziende aderenti, passate dalle 1.311 del 2006 alle 1.672 del 2007, 2.183 del 2008 e 2.938 del 2009».
Il nuovo accordo copre il periodo 2010 - 2013 e prevede «Un contributo annuale della Provincia di 60 mila euro per abbattere i costi amministrativi e burocratici a carico delle aziende aderenti e come sostegno alla promozione e divulgazione del servizio, oltre a 6 mila euro all'anno a favore delle piccole aziende con fatturato inferiore a 8 mila euro».
Le associazioni degli agricoltori, in collaborazione con Cadir Lab e l'Ato Gra, «Si impegnano nell'individuazione di un soggetto autorizzato che si incarichi di effettuare il servizio di raccolta presso le numerose aziende agricole alessandrine, fornendo garanzia di capillarità del servizio e di corretta gestione del Sistri, mentre Cadir Lab, quale società di servizio di diretta emanazione delle Associazioni agricole, terrà i registri di carico e scarico per la aziende aderenti alla raccolta e alla predisposizione e presentazione del Mud (Modello unico di dichiarazione ambientale)».