[07/01/2011] News
LIVORNO. Il nucleare segna ritardi e sovracosti anche nell'efficiente e sbrigativa Taiwan in competizione con la gigantesca madrepatria "occupata" dalla Repubblica Popolare Cinese. L'impresa statale Taiwan Power Company (Taipower) ha annunciato che «Per iniziare le operazioni commerciali del quarto impianto nucleare ci vorrà ancora un altro anno, principalmente a causa di problemi con la strumentazione di controllo dell'impianto».
Si tratta della centrale di Lungmen (nella foto), vicino alla capitale Taipei, con due reattori Abwr Mitsubishi da 1.300 Mwe ciascuno, la cui costruzione è iniziata nel 1999. L'esclation dei costi e le continue interruzioni dei lavori per problemi tecnici hanno portato il costo previsto ben oltre i 2.900 $/KW e l'Iaea, con l'88% dei lavori già completati, diceva che ci sarebbero voluti almeno 1,15 miliardi di dollari in più per completare il progetto, costi ulteriormente lievitati.
La società assicura che i lavori del reattore di 1 della centrale sono quasi terminati e che sono in atto dei test. «L'inizio dell'attività commerciale del rettore 1 era programmata per il 15 dicembre 2011 e del reattore 2 nel dicembre 2012», ma il presidente della Taipower, Chen Kuei-ming, ha annunciato visibilmente contrariato in una riunione del Legislative Yuan's Economics Committee che il reattore numero 1 «Probabilmente non inizierà le operazioni commerciali fino al tardo 2012, perché ci sono ancora alcuni problemi con la sua strumentazione e il sistema di controllo che non sono ancora stabili».
La cosa è più che imbarazzante, visto che si tratta della quinta volta che la data di inizio della gestione commerciale della quarta centrale di Taiwan viene rinviata.
Secondo il ministro degli affari economici, Shih Yen-Shiang, le spese Taipower aumenteranno tra i 400 ed i 600 milioni di nuovi dollari di Taiwan per ogni mese di ritardo di apertura della centrale. Un nuovo dollaro di Taiwan equivale a 0,0261 euro. Chen ha promesso che la Taipower cercherà di contenere le ulteriori perdite economiche dovute dal nuovo ritardo in 10 miliardi di NT$.
Nonostante tutto questo, nel maggio del 2009 la Taipower esaminava la possibilità di fare altri 6 reattori nucleari, ma poi ha ripiegato sul un terzo reattore a Lungmen entro il 2020.
Attualmente a Taiwan sono in funzione 3 centrali nucleari: Chinshan, Kuosheng, Maanshan, con due reattori l'una e 4927 MWe in tutto, centrali che dovrebbero essere dismesse entro il 2020 ma per i quali il governo ha già approvato un prolungamento di vita per almeno 20 anni.
Tutto il materiale nucleare viene importato, lo stoccaggio delle scorie avviene attraverso il "Dry storage" negli impianti di Chinshan e Kuosheng, le scorie si accumulano e un sito di stoccaggio sotterraneo è previsto solo per il lontano 2032, con un grosso problema: Taiwan è uno s dei posti più sismici del pianeta e sta subendo eventi meteorologici estremi sempre più frequenti, per non parlare di una guerra con la Cina che potrebbe scoppiare in ogni momento se Pechino si sentisse troppo infastidita da questo piccolo Paese ribelle che considera da sempre parte integrante del proprio territorio.