[10/01/2011] News

Anche la Cina alle prese col traffico: "tassa ingorgo" a Canton dopo la lotteria delle targhe

LIVORNO. La municipalità di Guangzhou (Canton) la più grande città della Cina meridionale con 10 milioni e mezzo di abitanti, sta pensando di aumentare il ticket per parcheggiare e studiando la possibilità di mettere delle "tasse di ingorgo" e restrizioni alle auto provenienti da fuori città nelle ore di punta.

Secondo China Daily «Un progetto di 30 nuove misure per controllare la circolazione nel centro città, dopo i Giochi Asiatici del 2010, è stato pubblicato nel week-end scorso. La città ha escluso restrizioni sulla distribuzione di nuove targhe come a Pechino».

Anche il mercato cinese delle auto, sul quale punta molto (teoricamente) anche la Fiat di Marchionne, si sta rapidamente rattrappendo sotto i colpi dell'inquinamento e del traffico che paralizza le città cinesi e il regime comunista non sembra molto disposto a proseguire sulla soffocante strada dell'auto privata che ha caratterizzato l'Occidente.

Solo a Guangzhou/Canton ci sono già 2,15 milioni di veicoli, dei quali 1,61 milioni sono auto.

«Il numero di auto private è aumentato annualmente del 22,1% in questi ultimi 5 anni, cioè un tasso che supera quelli di Pechino e di Shamnghai. Circa 300.000 nuovi veicoli sono stati immatricolati l'anno scorso - spiega il reportage di China Daily - La velocità media della circolazione, sulle 60 principali strade della città nel settembre 2010, è arrivata a meno di 20 km all'ora durante le ore di punta serali. Le autorità hanno previsto che il 60% delle principali strade dovrebbero essere totalmente congestionate prima del 2013, se non verrà presa nessuna misura».

Il piano della municipalità di Canton prevede di aumentare, in 5 anni, la velocità media ad almeno 25 km/h sulle principali arterie stradali del centro della città. Xian Weixiong, direttore della commissione dei trasporti del Guangzhou, ha spiegato che per questo si pensa di mettere dei limiti al traffico su alcune delle strade più importanti durante le ore di punta, cominciando dall'utilizzo del nostro vecchio sistema delle targhe pari o dispari, un sistema già sperimentato prima e durante le Olimpiadi di Pechino per abbassare i livelli di smog nella capitale cinese.

Proprio a Pechino la commissione municipale dei trasporti ha annunciato che solo uno su 12 dei cinesi che hanno chiesto la patente potranno ottenerla e di aver ricevuto 10 volte più domande della quota di targhe disponibili per gennaio: più di 210.000 persone e circa 5.200 aziende e istituzioni governative hanno presentato le richieste on-line o presso gli uffici dal primo all'8 gennaio, ma le targhe disponibili sono solo 20.000 e vengono assegnate attraverso una lotteria.

Pechino nel 2011 concederà solo 240.000 nuove targhe, e quindi licenze di guida, un terzo del 2010.

Alle auto private verranno riservate l'88% delle nuove targhe, 17.600 al mese, il 2% andrà ai veicoli commerciali e il restante 10% ad aziende ed enti governativi. Le nuove misure in atto a Pechino prevedino che una persona possa essere titolare di una sola auto e che chi non vince la lotteria mensile viene automaticamente escluso dalla graduatoria del mese successivo. Il diritto di immatricolazione non può essere trasferito.

Secondo la radio nazionale cinese queste misure, che si applicano a tutte le auto vendute dopo il 23 dicembre 2010, stanno facendo ristagnare il mercato delle auto che avrà fiammate di vendite solo dopo le lotterie mensili. Alcuni rivenditori di auto sono già stati arrestati per aver truccato le date di vendita delle auto in cambio di bustarelle che vanno da 8.000 yuan (1.200 dollari) a 20.000 yuan. Inoltre sembra che anche nelle graduatorie ci siano diversi favoritismi da parte dei politici.

A pechino l'ingorgo è ormai la norma: il 29 dicembre sulle strade della capitale circolavano 4,8 milioni i veicoli, circa 700.000 in più rispetto all'inizio 2010.

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