[04/09/2009] News

Dal watt al lumen, viaggio nella rivoluzione delle lampadine

BRUXELLES. Le lampade che non rispettano i requisiti minimi di efficienza energetica (ad es. la durata) saranno gradualmente ritirate dal commercio all'interno dell'UE a partire da questo settembre ed entro il 2012. La Commissione europea stima che questo provvedimento porterà ad un risparmio all'anno di circa l'energia consumata dall'intera Romania e alla riduzione di 15 milioni di tonnellate di CO2 all'anno. A livello economico, il risparmio - secondo le stime di Bruxelles - si tradurrebbe in 10 miliardi di euro nell'intera Ue.

Il provvedimento distingue tra lampade "chiare" (trasparenti) e non. Le lampade non trasparenti dovranno essere di classe A, secondo l'etichetta energetica dell'UE, che significa un risparmio energetico di almeno il 75 % rispetto alle lampadine a incandescenza tradizionali. Solo le lampade fluorescenti compatte e i LED sono in grado di raggiungere questo livello elevato di efficienza. I consumatori che per motivi estetici e di dimensioni desiderano altre tecnologie potranno acquistare le lampade trasparenti. Nel frattempo, anche le lampade trasparenti non efficienti saranno gradualmente ritirate dal mercato e le equivalenti di quelle a incandescenza chiare da 100 o più Watt dovranno essere prodotte secondo una tecnologia più efficiente (es. alogene efficienti).

Questo limite si applicherà gradualmente fino al 2012 anche alle potenze elettriche inferiori (75W nel 2010, 60W nel 2011, 40W e meno nel 2012). Vengono introdotti nuovi requisiti sulle funzionalità delle lampade (tempi di illuminazione, durata, ecc.) così che saranno ammesse sul mercato solo le lampade di qualità in linea con le aspettative degli utenti finali. Sulla confezione dovranno inoltre figurare ulteriori informazioni per aiutare i consumatori a fare la scelta d'acquisto giusta in base alle loro necessità. I grossisti e i dettaglianti potranno continuare a vendere le scorte di magazzino anche dopo tale data. Questo significa che le lampade vietate scompariranno gradualmente dagli scaffali.

Nel 2006 in Europa figuravano oltre 5 miliardi di lampadine utilizzate per uso familiare. Circa 4 miliardi sono lampadine cosiddette "tradizionali", mentre solo 1 miliardo sono a risparmio energetico. In media nel 2007 ogni casa disponeva di 5 lampadine fluorescenti e ben 10 ad incandescenza tradizionali.

Il concetto su cui poggia il provvedimento della Commissione Europea, è quello di sostituire il "lumen" alle "Watt" come unità di misura delle lampadine. Infatti, mentre le Watt si riferiscono alla potenza di una lampadina, il Lumen misura la sua quantità di luce prodotta. Ad oggi, la stessa quantità di luce può essere prodotta da lampadine a potenza diversa (un'incandescente di 60 W, una alogena di 42 W o una fluorescente di 15 W), ma ovviamente i consumi cambiano.

Il provvedimento passo dopo passo
Settembre 2009: Messo al bando di tutti i rifornimenti di lampadine incandescenti tradizionali e chiare da 100W
Settembre 2010: Messo al bando delle chiare incandescenti tradizionali da 75W
Settembre 2011: Messo al bando delle chiare incandescenti tradizionali da 60W
Settembre 2012: Messo al bando delle chiare incandescenti tradizionali da 40 e 25W
Settembre 2013: Requisiti più severi per lampadine fluorescenti e LED
Settembre 2016: Requisiti più severi per lampadine alogene

Ricapitolando ecco i vantaggi offerti da una lampadina compatta fluorescente:
 risparmio di energia fino all'80%;
 circa 60 euro di risparmio calcolati durante il suo ciclo di vita;
 un ciclo di vita dai 6 ai 10 anni (invece dei 1-2 di una incandescente tradizionale);
 nessun rischio di fulminarsi dovuto all'utilizzo della stessa;
 una più ampia scelta di colori, dai più caldi ai più freddi.

Nei prossimi giorni pubblicheremo anche gli svantaggi, o comunque le accortezze necessarie per usare correttamente e quindi beneficiare dei vantaggi delle nuove lampadine.

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