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[12/01/2011] News
FIRENZE. Si è svolto oggi a Berlino un vertice bilaterale italo-tedesco in tema di ambiente, che a detta del ministro Stefania Prestigiacomo ha visto un'unione di intenti tra i due Paesi. «Fra Germania e Italia esiste una ampia convergenza di posizioni e di interessi sui temi ambientali, convergenza che esce rafforzata dall'incontro odierno con il ministro dell'Ambiente tedesco Norbert Röttgen» ha dichiarato Prestigiacomo.
Un punto su cui è stata registrata particolare sintonia è quello inerente la programmazione della politica ambientale in ambito Ue avviando la preparazione del 7° Programma d'Azione ambientale in vista della scadenza del 6° Programma nel 2012 e per il raggiungimento degli obiettivi della Strategia EU 2020.
«Riteniamo opportuno - ha spiegato il ministro italiano - che la Commissione europea operi in ambito ambientale all'interno di un Piano strategico i cui principali elementi sono stati indicati nel Consiglio Ambiente del 20 dicembre 2010. Si dovrà puntare in particolare su una maggiore integrazione dell'ambiente nelle politiche di settore (agricoltura, pesca, trasporti, energia, industria, sullo sviluppo dell'economia verde) e disarticolando il binomio crescita economica-degrado ambientale; puntare sulla promozione di eco-innovazione, ricerca, competitività; porre maggiore attenzione all'ambiente urbano e alla lotta all'inquinamento».
Sintonia poi fra i due Paesi è stata registrata sullo sviluppo delle fonti rinnovabili (anche se la Germania è più avanti di noi). Il settore per i due ministri è in grande sviluppo in linea con gli ambiziosi obiettivi comunitari e nazionali ed esiste una piena sintonia sull'obiettivo che vede le rinnovabili e le energie pulite rappresentare una parte sempre più importante del mix energetico nazionale ed europeo.
Sui rifiuti sono stati affrontate in particolare le problematiche legate alla interconnessione fra il sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi, il Sistri, avviato in Italia e il sistema vigente in Germania e quelle relative al trasporti trans-frontalieri in considerazione del fatto che vengono trasportate e smaltite in Germania circa un milione e 400 mila tonnellate di rifiuti pericolosi l'anno e che nel 2009 sono stati trasferite negli impianti tedeschi anche 300 mila tonnellate di rifiuti urbani provenienti dalla Campania.
A parte le entrate economiche per la Germania immaginiamo che il ministro dell'ambiente tedesco abbia invitato Prestigiacomo ad impegnarsi per raggiungere l'autosufficienza per lo smaltimento. Minore convergenza tra i due ministri dell'ambiente ci pare sia stata registrata in materia di cambiamenti climatici, seppur con una comune valutazione positiva dei risultati della Conferenza di Cancun e sul riaffermato ruolo che l'Europa deve avere nel negoziato che porterà alla Conferenza di Durban a fine anno.
A Cancun però l'Italia ha innestato il freno a mano sull'eventualità di un passaggio degli impegni di riduzione della CO2 dal 20 al 30% da parte europea entro il 2020, con perplessità che del resto in maniera più velata (con qualche timida apertura) sono state riconfermate anche oggi. Prestigiacomo ha sottolineato l'esigenza di una valutazione macro-economica Stato per Stato sui costi del passaggio dal 20 al 30% al fine di valutare i costi reali che questa decisione comporterebbe per ciascun sistema paese anche alla luce dell'auspicata ripresa economica, il che vuol dire rimandare sine die.
«Con il collega tedesco abbiamo convenuto di intensificare l'impegno per la creazione di una agenzia unica dell'Onu per l'Ambiente e lavoreremo assieme in vista della prossima riunione dell'Unep in febbraio a Nairobi» ha concluso Prestigiacomo.