[14/01/2011] News

Cina: nel 2010 record di eventi meteorologici estremi e danni ambientali

LIVORNO. Mentre l'Australia annega in un'estate australe di alluvioni a ripetizione e il Brasile conta le centinaia di morti nelle sue baraccopoli abusive costruite sul fango scivoloso e nelle periferie sorte sulle frane, la Cina annuncia che il 2010 appena concluso è stato un anno horribilis anche per lei. L'amministrazione meteorologica della Cina ha spiegato che «La temperatura estremamente elevata, la siccità e le forti precipitazioni in Cina nel 2010 hanno provocato i danni più pesanti da dieci anni».

Song Lianchun, il capo del Centro nazionale del clima, ha detto durante una workshop a Guangzhou che «Le intemperie hanno fatto 4.800 morti e provocato più di 500 miliardi di yuan di perdite economiche dirette in Cina. L'anno passato è stato spaventoso dal punto di vista meteorologico in Cina, con eventi climatici che hanno colpito il Paese con una frequenza ed un'intensità raramente osservate».

Al workshop di Guangzhou è stato presentato un rapporto ufficiale che da le cifre dello "spaventevole" 2010: «Le precipitazioni in Cina hanno raggiunto i 681 mm nel 2010, cioè l' 11,1% in più della media, con il 21,5% di tempeste in più della media. Inoltre, la temperatura del 2010 è stata più elevata dello 0,7% della media».

Intanto il governo cinese ha fissato gli obiettivi del 2011 per ridurre le emissioni dei 4 maggiori inquinanti dell' 1,5% sui base annua. Si tratta della domanda chimica in ossigeno (Dco), dell'anidride solforosa, dell'azoto ammoniacale e dell'ossido di azoto, gli ultimi due elementi sono stati aggiunti di recente alla lista di controllo degli inquinanti cinese, in base al Piano di protezione dell'ambiente approvato da Pechino con il piano quinquennale 2011-2015.

Il ministro della protezione dell'ambiente, Zhou Shengxian, ha annunciato ieri che con lo sviluppo economico rapido del 2010, «Il Paese rischia un aumento del suo consumo di energia dell'un'inquinamento chimico, da metalli pesanti, delle sue terre, così come dei rifiuti pericolosi. La Cina applicherà norme più stringenti per limitare le emissioni inquinanti per le cartiere, le fabbriche tessili, di trattamento del cuoio e di produzione di elementi chimici, così come di altre industri con produzioni a forte emissione di inquinanti. Maggiori sforzi saranno anche attuati per sorvegliare le emissioni dei veicoli a motore, per costruire impianti per il trattamento delle acque reflue e per proseguire le ricerche per sviluppare le tecnologie che abbattano le emanazioni di zolfo, di nitrato di potassio, di azoto e di altri materiali inquinanti durante la produzione industriale. Inoltre, il Paese avvierà anche ulteriori politiche, per esempio fornire un sostegno finanziario per il trattamento degli inquinanti e tassare le emissioni dei veicoli a motore a titolo di esempio».

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