
[14/01/2011] News
LIVORNO. Gli ambientalisti Usa esultano: «Dopo 12 anni di duro lavoro, è ufficiale. Oggi, l'Epa ha annunciato che porrà il veto sulla Spruce Mine No. 1, una delle più grandi miniere per la rimozione delle montagne mai proposte per Appalachia!»
E' dal 1998 che una coalizione di associazioni ambientaliste formata da Sierra Club, Coal River Mountain Watch, WV Highlands Conservancy, Ohio Valley Environmental Coalition, Public Justice ed Appalachian Center for the Economy and the Environment lotta per stoppare la Spruce Mine. Solo quest'anno gli aderenti ed i sostenitori di Sierra Club hanno inviato circa 37.000 messaggi all'Epa per chiedere di proteggere 7 miglia di corsi d'acqua e 2.000 ettari di montagne che la Spruce Mine avrebbe distrutto in West Virginia.
Ora la più grande associazione ambientalista Usa chiede di inviare una e-mail alla direttrice dell' Environmental protection agency (Epa) Lisa Jackson, per ringraziare lei ed il presidente Usa Barack Obama «Per questa decisione coraggiosa per proteggere le montagne e la gente dell'Appalachia».
«Questa vittoria dimostra che quando mettiamo i nostri cervelli a lavorare insieme, possiamo fermare le big carbon ed i loro tentativi di trarre profitto dalla distruzione del nostro ambiente e di minacciare la nostra salute - dice Sierra Club - Dimostra che l'amministrazione Obama ha accettato che si tratta di un passo importante per proteggere le nostre montagne. Ancora più importante è che questa azione dimostra che mentre l'industria del carbone e le passate amministrazioni hanno negato l'impatto delle attività delle miniere di rimozione delle montagne sulle comunità locali, l'amministrazione Obama e il direttore dell'Epa Lisa Jackson stanno affrontando l'importanza della giustizia ambientale nell'Appalachia e di prendere misure per iniziare a proteggere queste comunità. Questa azione completa la fase finale del process to veto the Corps' permit, che segue la legge del Clean Water Act».
Per Joe Lovett, direttore dell'Appalachian center for the economy & the evironment, «E' un sollievo, dopo tutti questi anni che almeno un'agenzia abbia dimostrato la volontà di seguire la legge e la scienza e di fermare la distruzione delle Pigeonroost Hollow and Oldhouse Branch. L'Epa ha contribuito a salvare queste belle vallate per le generazioni future. Sfortunatamente, gli impatti della Spruce Mine non sono univoci. Anche se siamo grati All'Epa per l'azione odierna, L'Epa deve proseguire ulteriormente ponendo il veto sugli scores degli altri Corps permits che violano il Clean Water Act e che consentirebbero alle miniere montagna di scaricare le scorie nelle nostre montagne e nei corsi d'acqua».
Jim Hecker, un avvocato della Public Justice a Washington, che insiema a Lovett ha avviato la prima causa contro la Spruce mine, spiega che «Questo veto è pienamente giustificato dall'enorme danno che la miniera avrebbe inflitto ed è il culmine di una battaglia legale di 12 anni che ha avuto inizio nel 1999, quando il Corps ha preso la decisione scandalosa che questa enorme miniera, che seppellirebbe oltre 10 miglia di corsi d'acqua, avrebbe solo effetti "minimali». La pensa così anche Joan Mulhern, consulente legislativo di Earthjustice: «Il veto integrale sulla proposta Spruce No. 1 Mine è la prima vera vittoria per le comunità dei dintorni e per tutti gli americani in tutto il Paese che stanno combattendo per proteggere le nostre preziose risorse naturali dall'inquinamento industriale. Ma questa è solo una delle molte miniere, ci auguriamo che questo veto sia 'inizio della fine della devastante pratica del mountaintop removal mining e che porti alla fondamentale protezione giuridica del Clean Water Act a tutta la regione degli Appalachi, una volta per tutte».
Cindy Rank, presidente del Mining Committee of the West Virginia Highlands Conservancy ricorda che «Il giudice Haden aveva ragione nel 1999, quando riconobbe il danno irreparabile che sarebbe stato fatto da questa miniera. E' un peccato che ci è voluto più di un decennio alle nostre regulatory agencies per accettare la moltitudine di argomenti giuridici, scientifici e morali contro questo permesso, ma sono sicura che il giudice Haden sorride con noi, così come riconosciamo finalmente con gratitudine la decisione dell'Epa ed il suo grande significato».
Anche per Cathie Bird, presidente del Community eMpowerment's E3 Committee la decisione dell'Epa «E'è stata quella giusta. Siamo lieti di vedere che la terra gli Appalachi e la salvaguardia dell'acqua sono la priorità prima della sporca produzione di energia a basso costo che minaccia il nostro futuro ambientale. Questa decisione sulla Spruce Mine è un esempio che rappresenta un'Appalachia più sana e sostenibile».
Debbie Jarrell, vicedirettrice di Coal River Mountain Watch, sottolinea che «Mentre i nostri politici le coal companies utilizzano le loro tribune per diffondere la paura come un modo per giustificare la rimozione delle montagne, la nostra risorsa più preziosa, l'acqua, viene contaminata ad un ritmo allarmante Si tratta di un'enorme rassicurazione vedere l'Epa utilizzare la scienza disponibile e vederla compiere questo passo per proteggere la nostra acqua e il nostro popolo degli Appalachi».
Al coro si unisce anche Janet Keating, direttrice esecutiva dell'Ohio Valley Environmental Coalition: «Abbiamo tirato un sospiro di sollievo e ringraziamo l'Epa e l'amministrazione Obama per aver fatto rispettare il Clean Water Act. Siamo felici che questo veto storico alla Spruce No. 1 Mine fermi la distruzione della Pigeonroost Hollow. La scienza convalida completamente ciò che abbiamo detto per più di un decennio: questi tipi di operazioni minerarie stanno distruggendo i nostri corsi d'acqua e le foreste e la salute di chi risiede nelle vicinanze, e porta anche all'estinzione intere comunità. Questo tipo di estrazione del carbone sta distruggendo il nostro patrimonio culturale ed il nostro futuro. Continueremo il nostro lavoro per fermare altre concessioni illegali, sia in corso che pendenti».
Conclude per tutti Jane Branham, vice presidente dei Southern Appalachian Mountain Stewards: «Ringraziamo l'Epa per essere rimasta in piedi contro la grande pressione da parte dell'industria del carbone nel proteggere le comunità e le persone che soffrono le conseguenze devastanti della mountain top removal».