[18/01/2011] News toscana
FIRENZE. Nuova spinta al mercato dei Ri-prodotti; e per farlo la Regione Toscana eroga, prima volta in Italia, gli incentivi economici per gli acquisti verdi ( GPP) che potranno fare le pubbliche amministrazioni. Questo è il risultato dei tre protocolli firmati oggi dall'Assessore regionale all'Ambiente Annarita Bramerini, dal Direttore generale di Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) Walter Facciotto e da Filippo Bernocchi di Anci Nazionale. Dopo quindici anni dedicati alla promozione della raccolta differenziata dei rifiuti, questo è il passo più importante per dare una spinta vera alla coda della filiera, quella che riguarda il riciclaggio dei materiali raccolti separatamente.
I protocolli firmati sono stati tre: il primo, firmato da Regione, Conai e Anci Nazionale, è un accordo quadro triennale per promuovere le filiere del riciclo dei materiali e dei prodotti recuperati, dando impulso agli acquisti verdi. Il secondo protocollo d'intesa, relativo alla plastica, si aggiunge a quanto già firmato lo scorso anno tra Regione, Corepla (Consorzio Recupero Plastica) e Revet Spa, (ai quali si sono aggiunti oggi Anci, Anci Toscana e Pont-tech) al fine di garantire il riciclo del plasmix (ottenuto da Revet dal trattamento delle plastiche eterogenee derivate dalle raccolte differenziate in 219 comuni della Toscana) attraverso nuove ricerche, oltre a quanto già attuato da Revet attraverso i 5 progetti dedicati alla realizzazione dei Ri-prodotti in Toscana (arredi per esterni; pannelli fonoassorbenti; profilati cavi per prefabbricati, particolari per auto motive, pallet; con l'aggiunta di prodotti "consumer" destinati al mercato dei prodotti casalinghi). La Regione investirà il 15% dell'ecotassa destinata alle raccolte differenziate, per un ammontare complessivo di 1 milione di euro, a sostegno dei Comuni per gli acquisti verdi di prodotti in plastica riciclata. Revet e Corepla si impegnano anche ad allargare l'attività di ricerca per sviluppare i progetti avviati e promuovere sul mercato i Ri-prodotti dal plasmix, oltre ad investire 75.000 euro per la ricerca sui nuovi prodotti "consumer", destinati al commercio.
Per il vetro, è stato siglato un nuovo protocollo tra Regione, Conai, Anci, Anci-Toscana, Coreve (Consorzio Recupero Vetro), Revet e La Revet Vetri per la ricerca di nuovi sbocchi di riciclo, diversificati per il materiale che non è possibile avviare alle vetrerie; inoltre il protocollo prevede in cinque anni il passaggio alla raccolta "monomateriale" del vetro in tutta la Regione. Gli investimenti economici in questo caso sono di 1 milione di euro, il 15% dei proventi dell'ecotassa destinati alle RD, a sostegno dei comuni per l'utilizzo nelle opere pubbliche di materiali contenenti vetro ed un altro milione di euro per sostenere comuni e gestori nei costi di passaggio alla raccolta "monomateriale". Ancora, circa 80.00 euro saranno destinati alla ricerca finalizzata ad individuare la possibilità di reimpiego della componente vetrosa non destinabile alle vetrerie, così da indirizzarla ad altre forme di riciclo, come per la realizzazione di piastrelle, l'uso in bioedilizia, l'uso come materiale inerte.
Queste le parole di Valerio Caramassi, presidente di Revet, intervenuto alla firma dei protocolli: «La novità assoluta a livello regionale e nazionale è il fatto che questi tre protocolli contengono non solo lettere, come tutti gli accordi, ma "numeri", che indicano lo sforzo fatto da ognuno degli intervenuti; compresa Revet, che ha messo "numeri" pesanti per spingere il mercato dei Ri-prodotti. Se eolico e fotovoltaico hanno potuto decollare è perché ci sono stati gli incentivi: adesso anche il riciclaggio - inteso proprio come il mercato dei manufatti ottenuti dalle frazioni di materie seconde rilavorate- potrà decollare dopo anni di immobilità. Altra caratteristica fondamentale delle firme di oggi è il fatto che gli incentivi siano a livello regionale e non nazionale; credo che Anci Nazionale ed il ministero dell'ambiente dovrebbero trovare presto analoghe forme di incentivazione del riciclaggio in ambito nazionale».
«Queste tre firme rappresentano un impegno nuovo - ha detto l'assessore regionale Anna Rita Bramerini - perché per la prima volta destiniamo una parte di introiti dell'ecotassa all'incentivo di acquisti verdi, una tappa importante per lo sviluppo del riciclo. In Toscana non brilliamo per questo tipo di azioni ma siamo convinti che con aiuti concreti come questi possiamo dar quella spinta in più necessaria a sostenere le richieste dei Comuni e quindi il mercato, che è fatto di domanda e di offerta. Inoltre, non secondario, investiamo un milione di euro per dar una mano ai Comuni a avviare la raccolta dal multimateriale al monomateriale vetro, un passaggio fondamentale e utile a garantire la qualità di quanto poi deve essere riciclato».
«I Comuni hanno sempre fatto la loro parte sulla raccolta differenziata, che è cresciuta negli anni con buoni risultati - ha commentato Sabrina Sergio Gori, vicepresidente vicario dell'Anci Toscana - . Anche in questa occasione confermiamo il nostro impegno e la nostra partecipazione attiva per il riciclo della plastica e del vetro e per il loro riutilizzo, con particolare riferimento all'ambito dei lavori pubblici».
Questo il commento di Alfredo De Girolamo, presidente Confservizi Cispel Toscana (l'associazione delle aziende di servizio pubblico): «Il sistema industriale toscano non è ancora maturo per valorizzare i materiali provenienti da raccolta differenziata, che si può fare solo se, dopo la raccolta, si ricicla davvero. Questo accordo può dare un contributo in questo senso, per far sì che i materiali riciclati possano trovare un mercato grazie alla ricerca sui prodotti. L'accordo conferma la volontà delle aziende pubbliche di non vanificare l'impegno che i tanti toscani pongono nella raccolta differenziata dei materiali, che rappresenta un piccolo sacrificio che può dare una mano a risparmiare materie vergini e a valorizzare prodotti di scarto».