[18/01/2011] News toscana
LIVORNO. Un cittadino corretto prima fatica a separare personalmente i rifiuti e a conferirli nel giusto cassonetto, poi paga perché siano raccolti in modo differenziato e paga perché siano riciclati in modo corretto. E dopo il riciclo? Chi se ne frega? Pare proprio di sì, e come dar torto al cittadino se i primi a fregarsene sono i comuni? Nessun comune o quasi rispetta la legge in materia di acquisti verdi, nonostante leggi dello stato e leggi regionali, quest'ultime che prevedono addirittura possibili sanzioni. L'esempio, ma è solo un esempio casuale, perché accade regolarmente ovunque, viene da Vicopisano, dove il sindaco in questi giorni illustra ai cittadini che migliorerà il verde pubblico con nuovi arredi: cestini piccoli, cestini grandi, dispenser con i sacchetti per la raccolta delle deiezioni canine, panchine e fioriere. Tutto rigorosamente in legno.
Peccato che la legge imponga anche al comune di Vicopisano, come a tutti gli altri enti pubblici, di riservare una quota dei suoi acquisti ai prodotti riciclati. Magari chissà, anche quegli arredi sono in legno riciclato (ma ne dubitiamo), in un mondo normale, logico ed ecologico il comune di Vicopisano avrebbe probabilmente acquistato quegli arredi presso la ditta Esterni Srl, che commercializza arredi urbani e altri ri-prodotti realizzati da Revet. Avrebbe potuto acquistarli anche altrove, in plastica riciclata, ottemperando la legge e operando ugualmente in modo sostenibile, ma secondo la logica avrebbe scelto proprio i ri-prodotti Revet per un semplice motivo: sono fatti anche con la plastica che i cittadini di Vicopisano si sforzano ogni giorno di separare e gettare nel bidone del multi materiale. E magari, spiegando e rendendo esplicita la cosa, avrebbe pure fatto un'ottima opera di educazione ambientale. E invece nulla di tutto questo viene solitamente fatto dai comuni, salvo poi un giorno lamentarsi del fatto che riciclare costa troppo e nessuno acquista prodotti riciclati. Senza il riciclo (prima) e senza un mercato di sbocco per i prodotti riciclati (poi), la raccolta differenziata diventa solo una petizione di principio.
Le petizioni di principio sono buone e doverose e i protocolli che si firmano nelle stanze dei bottoni sono assolutamente da salutare in modo favorevole (in un altro articolo diamo conto proprio dell'accordo siglato oggi in regione per incentivare gli acquisti verdi da parte dei comuni, vedi link a fondo pagina), poi però la sostenibilità dovrebbe essere agita davvero.