[28/01/2011] News toscana
FIRENZE. Nell'incontro che si è tenuto oggi a Prato tra gli assessori regionali e istituzioni locali, è stato affrontato il tema delle infrastrutture di mobilità. Su due punti in particolare l'assessore regionale, Luca Ceccobao, si è mostrato particolarmente convinto: «Non siamo contrari all'ipotesi tram-treno, ma non è nelle nostre disponibilità. In Italia la normativa non la prevede per problemi di sicurezza nei trasporti. L'efficienza deve essere l'elemento centrale di un trasporto pubblico riformato e che accetta lo choc dei tagli come una sfida da vincere. Continueremo a seguire invece la questione della bretella Prato-Signa, un project financing che siamo disponibili a cofinanziare e rispetto al quale abbiamo chiesto al promotore di rivedere l'aspetto delle tariffe. Da pochi giorni abbiamo una nuova proposta sul tavolo che valuteremo per poi incontrarci nuovamente con la realtà pratese per discuterne».
Bocciata quindi l'ipotesi dell'integrazione della linea tranviaria urbana con la rete ferroviaria mediante un sistema tram-treno con collegamento veloce Prato-Firenze. L'idea piace molto al comune di Prato, che aveva già coinvolto nell'ipotesi progettuale la Breda.
«E' bene pensare a progetti futuribili - ha continuato Ceccobao - ma prima è necessario risolvere i problemi concreti di oggi. Penso ai treni troppo affollati, con un'età media di oltre 30 anni, alla necessità di migliorare i collegamenti con Firenze, garantiti con corse che durano 19 minuti, ma anche 30. Penso anche che dobbiamo essere pronti a cogliere l'opportunità offerta dal sotto attraversamento di Firenze. Nel 2015 quando quei lavori sanno ultimati, sarà possibile passare dai 150 treni per Firenze al giorno, a 300: uno ogni sette minuti e mezzo. Dobbiamo arrivare a quella data migliorando l'esistente perché l'attuale percentuale dei treni in orario non è affatto soddisfacente».
Sul trasporto pubblico locale l'assessore ha poi aggiunto: «Entro il 2011 dobbiamo organizzare la riforma del Tpl tenendo conto che non ci sono fondi sufficienti, che l'azienda pratese è efficiente, ma anche che il servizio deve costare meno e che i bus toscani hanno un'età media di oltre 15 anni, superiore alla media nazionale. Comuni e province devono mantenere un ruolo essenziale nella programmazione, ma anche la Regione intende svolgere funzioni di programmazione e controllo, visto che eroga i fondi» ha concluso Ceccobao.