[03/02/2011] News

Partire subito per arrivare nel 2050: gli scenari energetici, secondo il Wwf, contenuti nell' "Energy report"

FIRENZE. Il Wwf individua nel 2050, l'anno in cui tutte le esigenze mondiali di energia potrebbero essere alimentate in modo pulito, rinnovabile ed economico. Il "come" lo spiega  nel nuovo rapporto "The Energy Report". «Se continuiamo a dipendere dai combustibili fossili ci troveremo davanti ad un futuro di timori crescenti per il costo dell'energia, la sicurezza dei rifornimenti e gli impatti dovuti ai cambiamenti climatici-  ha dichiarato Stefano Leoni, presidente del Wwf Italia- Noi offriamo uno scenario alternativo, molto più promettente e interamente raggiungibile. L'Energy report dimostra che in quattro decenni potremmo avere delle economie floride e una società interamente alimentata da energia pulita, a basso costo e rinnovabile, nonché una qualità della vita decisamente migliore. Il rapporto più che uno scenario è un richiamo all'azione. Possiamo creare un futuro più pulito e rinnovabile, ma dobbiamo cominciare subito».

Alcune considerazioni, supportate da numeri, contenute nel rapporto, si inseriscono nel dibattito che è in corso in Italia, dopo le decisioni del governo ed in vista del referendum: quello sul nucleare. Il Wwf esclude la necessità del nucleare a livello globale e non considera tale tecnologia necessaria per fare a meno dei combustibili fossili. «Non possiamo sfuggire alla realtà, e cioè al fatto che la fissione nucleare produce scorie pericolose che restano tali per migliaia di anni, che non esiste alcun posto al mondo dove possano essere stoccate senza rischi e che i materiali e le tecnologie necessari per la produzione di energia nucleare possono essere usati anche per produrre ordigni bellici- ha ripreso Leoni- Il rapporto sottolinea anche che il nucleare è un'alternativa estremamente costosa. Prima di destinare miliardi alla creazione di una nuova generazione di centrali elettriche nucleari, dovremmo chiederci se non sarebbe più opportuno destinare tali risorse ad altre tecnologie energetiche sostenibili. E' precisamente la stessa domanda che ci facciamo in Italia, e la risposta che ci diamo è decisamente che sì, è più opportuno puntare sulle fonti rinnovabili e l'efficienza energetica» ha concluso il presidente del Wwf Italia.

Il Rapporto sull'energia redatto a due mani da Wwf e Ecofys, dimostra come entro il 2050 il fabbisogno di elettricità, trasporti, energia industriale e privata potrebbe essere soddisfatta dalle energie rinnovabili, con un uso solo residuale e isolato di combustibile fossile e nucleare. L'efficienza energetica nelle costruzioni, nei veicoli e nell'industria diventerebbe un ingrediente fondamentale, insieme ad un aumento delle esigenze energetiche soddisfatto da elettricità prodotta da fonti rinnovabile e fornita da reti di distribuzione efficienti e intelligenti (smart grids).

Secondo lo scenario di previsione riportato nel dossier, nel 2050 la richiesta totale di energia sarà minore del 15% di quella del 2005, malgrado l'aumento della popolazione, della produzione industriale, del trasporto e delle comunicazioni, rendendola disponibile anche a coloro che attualmente non ne hanno. Il mondo non dipenderà più dal carbone o dai combustibili nucleari, mentre le regole internazionali e la cooperazione limiteranno i potenziali danni ambientali derivanti dalla produzione di biofuels e dallo sviluppo dell'idroelettrico.

Ottimismo sfrontato, tanto non costa nulla o indicazione basate su solide basi scientifiche? La risposta è data da Kees van der Leun, direttore di Ecofys. «Nell'Energy report di proposito non ci basiamo su ipotesi stravaganti circa i benefici delle tecnologie di là da venire. E' una stima moderata della futura energia rinnovabile di cui potremo godere entro il 2050. Le soluzioni per la sfida globale energetica sono a portata di mano. Ci sono numerosi sistemi per usare l'energia in modo più efficiente, il che ci permette di gestire le attuali risorse energetiche in modo più oculato. Inoltre cogliamo la possibilità di usare le grandi quantità di energia sostenibile di cui disponiamo».

Dai calcoli fatti nel rapporto, fornire energia sicura, accessibile e pulita nella quantità richiesta richiederà uno sforzo globale simile alla risposta alla crisi finanziaria mondiale, ma i benefici saranno maggiori nel lungo termine e i risparmi dovuti ai costi inferiori bilanceranno tutti i nuovi investimenti in energia rinnovabile ed efficiente entro il 2040. I risparmi, ammonteranno a circa 4 miliardi di euro, dovuti solo al minor costo dell'energia entro il 2050. Inoltre, lo scenario dell'Energy report vedrebbe le emissioni di CO2 ridotte dell'80% con maggiori probabilità di limitare l'aumento medio della temperatura globale sotto i 2°C rispetto all'età preindustriale, evitando il rischio di cambiamenti climatici catastrofici.

Tutto condivisibile e auspicabile ma il fattore tempo è determinante. Per raggiungere gli obiettivi proposti bisognerebbe partire subito, tutti insieme e andare nella stessa direzione. Un prima indicazione di verifica per vedere se almeno nel "vecchio" continente quanto proposto sarà attuabile, l'avremo già domani quando a Bruxelles si terrà il Consiglio europeo dedicato all'Energia e all'innovazione e le premesse delle dichiarazioni di Berlusconi (vedi link) preoccupano...

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