[08/02/2011] News
LIVORNO. L'Australia non sembra aver pace in questa durissima stagione de La Nina, dopo le inondazioni che la hanno devastata nelle settimane scorse, mentre si susseguono i cicloni, il premier dell'Australia Occidentale, Colin Barnett, ieri ha dichiarato lo stato di catastrofe naturale a Kelmscott e Roleystone nella regione metropolitana di Perth. Il giornale The West Australian definisce gli incendi i più distruttivi negli ultimi 50 anni.
Sono ancora fuori controllo i tre grandi incendi che si sono sviluppati nei dintorni della capitale dello Stato australiano, soprattutto nelle zone di Roleystone, Kelmscott e Red Hill, che fino a stamattina avevano distrutto 72 case, 41 solo nell'area di Roleystone. Gli sfollati si contano a decine e 200 pompieri sono all'opera per cercare di contrastare le fiamme e sono stati realizzati posti di blocco per impedire agli abitanti di tornare nelle zone a rischio.
Gli incendi hanno anche distrutto il ponte di Buckingham e danneggiato seriamente linee elettriche, strade e infrastrutture pubbliche. Solo in qualche zona alle persone è già stato permesso di rientrare nelle loro case.
Bannet ha chiuso tutte le scuole ed ha espresso solidarietà per i cittadini che hanno perso la casa negli incendi ed avvertito tutti gli abitanti dell'area metropolitana di Perth che la situazione resta estremamente pericolosa. Per ora non si contano fortunatamente i morti e i feriti che hanno funestato altri grandi incendi australiani, solo qualche intossicato dal fumo ed un pompiere ferito in un volontario antincendio ferito in un incidente stradale.
Per chi ha perso la casa la situazione è resa ancora più drammatica dai miseri rimborsi che sono previsti: il governo federale prevede un'assistenza finanziaria da 3.000 dollari per chi ha visto incenerita la sua abitazione e solo un massimo di 1.000 dollari per le case danneggiate dal fuoco.