[09/02/2011] News toscana

Firenze: i pini abbattuti dalla nevicata finiranno nell'impianto di cogenerazione di Calenzano

FIRENZE. Come noto specialmente ai fiorentini, la nevicata del 17 dicembre scorso oltre ad aver creato mille disagi (a seguito di negligenze sulle quali ora non torniamo) ha raso al suolo un consistente numero di pini, tra l'altro alberi non proprio idonei ad essere ospitati in città. Rami e tronchi sono ancora presenti in alcune strade periferiche di Firenze ma ora il problema può essere trasformato in risorsa.

Infatti le varie ramaglie e i tronchi di pino, verranno trasformati in cippato (scaglie) e conferiti all'impianto di cogenerazione a biomasse di Calenzano, che produce acqua calda ed energia elettrica. Ciò sarà possibile grazie all'accordo tra il comune di Firenze e la Biogenera società pubblica (45% Consiag, 45% comune di Calenzano, 10% Quadrifoglio) che gestisce l'impianto. Biogenera trasporterà il legname lo triturerà e pagherà 2 euro e mezzo a tonnellata al comune di Firenze.

«L'enorme quantitativo di ramaglie e tronchi d'albero, soprattutto di pino, derivanti dalla straordinaria nevicata del dicembre scorso - ha dichiarato l'assessore all'Ambiente Stefania Saccardi - ha rapidamente saturato l'impianto di compostaggio di Case Passerini, cui Quadrifoglio normalmente conferisce questo tipo di materiale. Da qui, grazie anche alla collaborazione del sindaco di Calenzano Alessio Biagioli, abbiamo sottoscritto questo accordo con Biogenera, che è nato da una situazione di emergenza ma che potremmo valutare anche di farlo rientrare nel sistema ordinario di raccolta delle nostre potature. In questo modo, oltre che risolvere un problema, si va a chiudere in modo virtuoso il ciclo dei rifiuti, con evidenti vantaggi ambientali e anche di risparmi energetici».

Oltre alle ramaglie già conferite a Case Passerini, si calcola che saranno indirizzate all'impianto di Calenzano circa 2.000 tonnellate di materiale. «A tale scopo - ha continuato l'assessore - abbiamo predisposto 3 cantieri di stoccaggio e cippatura, 2 alle Cascine e uno al parco dell'Anconella, che nell'arco di una quindicina di giorni ci permetteranno di smaltire tutto il materiale accumulato in questi giorni».

L'impianto di Calenzano, il più grande della Toscana, produce energia utilizzando cippato. Oltre al riscaldamento e al raffreddamento viene prodotta anche energia elettrica, con un risparmio in bolletta per le famiglie di circa il 20%. Quando saranno conclusi gli interventi edificatori nel centro cittadino, il cogeneratore (entrato in funzione lo scorso mese di luglio) fornirà energia pulita a circa 1.500 appartamenti e a numerosi edifici pubblici.

«Questo materiale - ha ricordato il sindaco di Calenzano, Biagioli - diventa combustibile per l'impianto che produce energia elettrica e teleriscaldamento. La quantità di cippato proveniente da Firenze, circa 1.200 tonnellate finora, ci ha permesso di produrre energia per circa 100 abitazioni, per gli uffici comunali, scuole e impianti sportivi». L'impianto, per la cui realizzazione sono stati investiti circa 9 milioni di euro, garantisce minori emissioni in atmosfera (1.200 tonnellate l'anno in meno di anidride carbonica) e utilizza legname di filiera corta proveniente da una distanza massima di 70 km. Il vantaggio diretto per gli utenti, è quello di non doversi più preoccupare della manutenzione e dei controlli delle proprie caldaie avendo garantito un costo inferiore rispetto al sistema tradizionale.

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