
[09/02/2011] News
FIRENZE. Si stanno tristemente consumando gli ultimi giorni di un Parco nazionale storico che quest'anno avrebbe dovuto festeggiare il 76mo anniversario della sua istituzione. Si tratta del Parco dello Stelvio "rottamato" dal governo con il decreto del 22 dicembre scorso. Legambiente ha ripercorso la triste vicenda. «Lo scorso dicembre il Governo ha fatto il "notaio" dell'Autonomia Sudtirolese, trasformando in decreto i desideri del presidente Luis Durnwalder, per sancire la divisione del territorio del Parco Nazionale dello Stelvio tra le due Province autonome e la Regione Lombardia, avendo ottenuto in cambio l'astensione dei parlamentari Svp (Südtiroler Volkspartei) al voto di fiducia del 14 dicembre».
La vicenda del parco è ritornata di attualità per una scadenza formale il cui esito pare confermare l'inesorabile declino che rischia di portare alla definitiva estinzione dell'ente che gestisce il Parco Nazionale dello Stelvio. Oggi infatti si è riunito per la sua ultima seduta il Consiglio Direttivo del consorzio parco (per il suo fine mandato ordinario), e la notizia è che non verranno nominati nuovi organi.
L'ente infatti si estinguerà nei sei mesi che seguiranno la pubblicazione del decreto approvato il 22 dicembre dal Consiglio dei ministri, che al momento è alla firma del presidente della Repubblica, e spetterà ora alla Regione Lombardia e alle Province di Trento e di Bolzano decidere le sorti del Parco.
«Siamo fortemente preoccupati perché, al momento, sembra chiaro che il Parco nazionale non sopravvivrà a questo crescendo di smottamenti - ha sottolineato il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza - la perdita di un'area protetta di rilevanza internazionale è un pugno allo stomaco per la credibilità delle politiche di conservazione e il prestigio del nostro Paese, svenduti per una manciata di voti di fiducia».