[10/02/2011] News

La verità nascosta del rinascimento nucleare in India (e altrove) e il disastro annunciato di Jatapur

L'impianto nucleare di Jaitapur, di costruzione francese, è un disastro annunciato, che mette a repentaglio la biodiversità ed i mezzi di sussistenza locali. Il "rinascimento nucleare" globale propagandato da un decennio non si è materializzato. L'industria nucleare Usa resta affamato di ordini di nuovi reattori dal 1973 e il primo reattore dell'Europa occidentale dopo Chernobyl (1986) è in guai seri in Finlandia: 42 mesi di ritardo, il 90% di over budget ed un amaro contenzioso. Ma l'India sta andando avanti per creare un artificioso rinascimento nucleare, per quadruplicare la sua capacità nucleare entro il 2020 e per poi triplicarla entro il 2030 e sta pompando miliardi nell'importazioni di reattori da Francia, Russia e America e nelle conseguenti sovvenzioni alla nazionale Nuclear power corporation of India (Npcil) .

La prima vittima di tutto questo sarà l'ecosistema straordinariamente prezioso di Konkan, nella regione della catena montuosa che corre lungo la West Coast dell'India. Questo è uno degli hot spot mondiali della biodiversità, la casa di 6000 specie di piante da fiore, mammiferi, uccelli e anfibi, tra cui 325 sono quelli minacciati di estinzione. E' la sorgente di due grandi fiumi. I botanici dicono che è la zona dell'India più ricca di piante endemiche. Con la sua magica combinazione di foreste pluviali, montagne e mare, mette in ombra Goa.

La Npcil sta progettando di impiantare qui 6 reattori da 1.650 MW, a Jaitapur, nel distretto di Ratnagiri del  Maharashtra, basati sull'European pressurised reactor (Epr), progettato dalla società francese Areva, la stessa che è nei guai in Finlandia. Il governo ha acquisito con la forza 2.300 acri con una legge coloniale, ignorando le proteste. Quando inizierà la costruzione, le montagne saranno spianate, gli alberi sradicati, i porti rasi al suolo e una fiorente economia fatta di agricoltura, orticoltura e pesca verrà distrutta, mettendo a repentaglio la sopravvivenza di 40.000  persone 40.000.

Per razionalizzare questo ecocidio, il governo ha dichiarato la zona "sterile". Questa è una menzogna orrenda, dice il più noto ecologista dell'India, Madhay Gadgil, a capo dell' environment ministry's expert panel on its ecology. Come ho scoperto durante una visita a Jaitapur, non c'è quasi un pezzo di terra che non sia verde con riso, legumi, anacardi, ananas e cocco. Altrettanto ricche sono le sue attività di pesca, con lavoratori pagati tre volte il salario minimo legale, una rarità in India.

Gli abitanti dei villaggi di Jaitapur sono alfabetizzati. Sanno di Chernobyl, delle radiazioni e del problema delle scorie nucleari. Hanno visto i film sulle lesioni inflitte agli abitanti di villaggi come i loro, dalle miniere di uranio e dai reattori indiani, tra cui cancro, malformazioni congenite e aborti spontanei. Non vogliono la centrale di Jaitapur. Dei 2.275 nuclei familiari il cui terreno è stato acquisito con la forza, il 95% si sono rifiutati di ricevere gli indennizzi, tra i quali un lavoro per la famiglia. L'offerta suscitano derisione, come la  "cooperazione" indo-francese. Quando Nicolas Sarkozy ha visitato l'India per vendere l'Epr, a Jaitapur si è vista la più grande manifestazione contro di lui. 

Il progetto sicurezza dell'Epr non è stato approvato ovunque dalle autorità di regolamentazione nucleare. le Le autorità di regolamentazione finlandese, inglese e francese hanno sollevato 3.000 questioni di sicurezza, incluse controllo, emergency-cooling e safe shutdown systems. Un esperto francese, nominato dal governo,  ha raccomandato modifiche per superare i problemi degli Epr. Modifiche che aumenteranno il suo costo di oltre 5,7 miliardi di euro. I suoi generation costs saranno tre volte più elevati di quelli dell'energia eolica o del  carbone. L'India ha già avuto un'esperienza da incubo con la Enron, che ha costruito una  centrale elettrica "elefante bianco" vicino a Jaitapur, mandando quasi in bancarotta l'azienda elettrica del Maharashtra.

La gente di Jaitapur è molto preoccupato per essere trattata come sub-umani da parte dello Stato, che ha scatenato una repressione selvaggia, con centinaia di arresti, detenzioni illegali e ordinanze che vietano le assemblee pacifiche. Eminenti cittadini, desiderosi di esprimere solidarietà con i manifestanti, sono stati bloccati, tra cui un ex giudice della Corte suprema, il segretario del Partito comunista e un ex capo della Marina. Anche a Gadgil è stato impedito di partecipare. Un ex giudice dell'alta corte è stato detenuto illegalmente per cinque giorni. Peggio ancora, un ministro del Maharashtra ha recentemente minacciato che gli "outsider" che visiteranno Jaitapur «Saranno sbattuti fori»..

Questo non ha diviso la popolazione o la resistenza. Hanno avviato loro forme gandhiane di non collaborazione e disobbedienza civile. I consiglieri eletti in 10 villaggi si sono dimessi. La gente ha boicottato il 18 gennaio un'audizione pubblica convocata a Mumbai per chiarire le "idee sbagliate" sull'energia nucleare. Hanno rifiutato di issare la bandiera nazionale, come viene tradizionalmente fatto, durante a festa della Repubblica (26 gennaio). Hanno deciso di non vendere prodotti alimentari ai funzionari. Quando agli insegnanti è stato ordinato di fare lezione agli alunni sulla sicurezza dei reattori nucleari, i genitori hanno ritirato i figli da scuola per una settimana.

La campagna pacifica, con tutto il suo coraggio morale, non ha smosso il governo. Ha accettato un rapporto di valutazione ambientale straordinariamente sciatto su Jaitapur, che non considera la biodiversità e la sicurezza nucleare e che non parla neanche delle scorie radioattive. E' stata sovvertita la legge sulle audizioni pubbliche legate all'ambiente, cancellando quelle previste sei giorni prima della visita di Sarkozy.

Perché questa fretta? L' establishment nucleare indiano ha costantemente fallito gli obiettivi di fornire una parte dell'energia promessa, sotto il 3%, con una sicurezza dubbi. E' stato in difficoltà fino alle esplosioni nucleari condotte nel 1998, che hanno  risollevato il suo status all'interno dell'élite nazional-sciovinista indiana e il suo bilancio. Le grandi potenze hanno "normalizzato" le armi nucleari dell'India attraverso eccezioni particolari alle regole globali del commercio nucleare. La Francia ha utilizzato tutto questo per arrivare a fare un affare in contanti a breve per Areva. La sua controparte è il disastro annunciato chiamato  Jaitapur.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente sul Guardian on-line dell'8 febbraio con il titolo "The truth behind India's nuclear renaissance" e ripreso da diversi giornali e siti internet indiani.

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