[10/02/2011] News toscana
Firenze. Le aziende del trasporto toscano, pubbliche e private, si uniscono con l'obiettivo di partecipare (e vincere) alla gara che verrà indetta a livello regionale, tanto nel caso in cui riguardi solo il trasporto su gomma, quanto nel caso in cui comprenda anche il trasporto su ferro, che avrà effetti dal 1° gennaio 2012.
L'atto di nascita del nuovo soggetto unitario è stato firmato oggi nella sede di Confservizi Cispel Toscana dalle aziende pubbliche di trasporto rappresentate da Confservizi Asstra e da quelle private (Anav Confindustria) e cioè: Ataf, Autolinee toscane, Compagnia toscana trasporti, Tiemme, Sita.
«In questo modo poniamo le condizioni perché il servizio pubblico continui anche in futuro ad essere garantito da imprese toscane e offriamo un grande contributo al superamento della frammentazione del settore, portando a compimento la linea di azione che perseguiamo da tempo», ha dichiarato Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana.
Le aziende toscane suddette, che gestiscono oggi oltre il 90% del servizio in tutto il territorio regionale (vi sono poi 20 piccoli operatori che coprono il 5 per cento del servizio) con la nuova aggregazione hanno anche l'obiettivo di rispondere alla condizione attuale di forte limitazione di risorse pubbliche.
Per il 2011 (marzo-dicembre) il taglio di risorse previsto dalla Finanziaria regionale è di 24 milioni di euro, ed in più le aziende dovranno affrontare ulteriori 15 milioni di spesa imprevista a causa degli aumenti del gasolio dovuti anche alla situazione geo-politica nel Nord Africa, delle polizze di assicurazione e del rinnovo dei contratti di lavoro in corso. L'effetto negativo combinato dei due elementi ammonta a 40 milioni di euro che mancheranno nei bilanci aziendali nel 2011.
Per affrontare questa situazione, negli ultimi mesi le aziende hanno portato avanti i rispettivi piani aziendali di riorganizzazione per il recupero di efficienza con la riduzione dei membri dei Cda e l'organizzazione di acquisti collettivi per contenere i prezzi del carburante. «E' evidente che la situazione di limitazione delle risorse impone una revisione delle relazioni industriali e la previsione di interventi della Regione Toscana per ammortizzare l'impatto sociale provocato dalla razionalizzazione in corso» ha concluso il presidente di Cispel.