
[16/02/2011] News
LIVORNO. Il 14 febbraio il presidente Usa Barack Obama ha presentato la proposta di bilancio per l'anno fiscale 2012, molto diversa da quella dei repubblicani che alla Camera hanno pubblicato loro proposta di bilancio. La richiesta di budget presidenziale rivela le iniziative politiche e formula proposte su come trovare i dollari per finanziarle, ma gli stanziamenti finali vengono decisi dopo l'esame e la discussione al Congresso Usa.
Le associazioni ambientaliste come Sierra Club si sono soffermate soprattutto sulle proposte di Obama di tagliare le sovvenzioni alle imprese inquinanti e di incentivare le industrie che investono nell' energia pulita, nel trasporto intelligente e nella green econony, mettendo in rilievo i pericoli delle proposte repubblicane: più aiuti per grandi inquinatori e tagli potenzialmente disastrosi per la tutela della salute pubblica e dell'ambiente, compreso quello al bilancio dell'Environmental protection agency (Epa) che sarebbe il maggiore in 30 anni, e che impedirebbe all'Epa di attuare il Clean water act contro gli sversamenti di petrolio e lo scarico di scorie e rifiuti in aree che forniscono acqua potabile a più di 117 milioni di americani.
«Il Congresso deve scegliere tra le elemosine del governo alle multinazionali che inquinano di più o di andare tutti avanti, creando posti di lavoro e l'economia energia pulita di cui abbiamo disperatamente bisogno - ha detto Michael Brune, direttore di Sierra Club - L'attuale proposta non fa nulla per queste ultime cose e metterà in pericolo la vita e la sicurezza di milioni di americani».
La denuncia delle sconsiderate proposte repubblicane a favore delle Big Oil e dei King Coal rischiano pero di far passare sotto silenzio un'altra cosa che invece sembra aver ben capito World Nuclear News: «Il presidente Barack Obama ha segnalato il continuo impegno per l'energia nucleare in una richiesta di budget per l'anno fiscale 2012, che prevede un aumento di garanzie sui prestiti per aiutare la costruzione di nuovo nucleare e gli investimenti in ricerca e sviluppo nucleare».
L'agenzia di stampa della lobby nucleare internazionale si lamenta però perché le proposte di Obama non sono altrettanto favorevoli per il ciclo del combustibile nucleare.
Il Dipartimento dell'energia (Doe) fa richieste per un budget di 29,5 miliardi dollari, in crescita rispetto all'attuale bilancio di 26,4 miliardi $. La quota per l'energia nucleare è di 853 milioni dollari, 5 milioni in meno rispetto allo stanziamento approvato per l'anno fiscale 2010. Ma il bilancio nucleare Usa di Obama comprende l'autorizzazione di altri 36 miliardi $ di garanzie sui prestiti federali, che si vanno ad aggiungere alle guarantee authorizations esistenti per circa 18,5 miliardi dollari.
Il Doe precisa che «Questo sarebbe sufficiente a supportare da sei a otto progetti di energia nucleare ed a vedere la costruzione da 9 a 13 nuovi reattori nucleari. Il bilancio comprende anche il sostegno alla R&D per l'energia nucleare, compresa una richiesta di 97 milioni dollari per sostenere la ricerca per piccoli reattori nucleari modulari».
Inoltre, Martin Matishak scrive su Global Security Newswire: «L'amministrazione Obama ieri ha avviato un piano di spesa che consentirebbe di aumentare i finanziamenti alla National nuclear security administration (Nnsa) Usa a quasi 12 miliardi di dollari nel prossimo anno fiscale. Questo segna il secondo anno di fila in cui l'agenzia nucleare è stato selezionata per una cash infusion».
La Nnsa e una succursale semiautonoma del Dipartimento dell'energia e, secondo la richiesta di finanziamento della Casa Bianca, nell'anno fiscale 2012 riceverebbe circa 11,8 miliardi dollari per mantenere l'arsenale nucleare Usa e condurre attività di non proliferazione in tutto il mondo. «Tale cifra è un aumento di quasi 2 miliardi dollari rispetto ai livelli emanati per il 2010 budget cycle e rappresenta un 5% in più degli 11,2 miliardi dollari che l'amministrazione ha cercato nel bilancio per quest'anno - scrive Matishak - A dicembre i legislatori hanno approvato una short-term continuing budget resolution che mantiene costanti la maggior parte dei finanziamenti per la Nnsa ai livelli fiscali del 2010, lasciando fuori una richiesta di 320 milioni di finanziamenti per le iniziative di non proliferazione dell'agenzia. La scadenza della risoluzione è prevista il 4 marzo. A quella data, il Congresso può passare ad un'altra risoluzione o al full budget, oppure rischia che il governo federale chiuda le porte».
La quota di bilancio 2012 proposta per la Nuclear regulatory commission (Nrc) Usa del bilancio 2012, a 1,04 miliardi dollari, è di 28,7 milioni dollari al di sotto del bilancio 2010. Il bilancio per i reattori nucleari operativi è stato ridotto di 20,5 milioniv $, riflettendo una riduzione della domanda per le licensing activities, ma per i nuovi reattori sono previsti aumenti fino a 12,5 milioni $, riguardanti le attività di concessione di combined construction and operation licences (Col) e di early site permits (Esp), inclusa una nuova Esp application anticipata al 2012. La Nrc dice di aspettarsi la costruzione di 4 reattori nucleari durante il periodo coperto dal bilancio.
Però la lobby nucleare si lamenta perché «Il finanziamento per il deposito delle scorie high-level rimane a zero», dato che la Nrc prevede che la "orderly closeout" del deposito di scorie di Yucca Mountain (per il quale Obama ha già annunciato la rinuncia) sarà completata prima dell'inizio dell'anno fiscale. C'è però un leggero aumento, 8,3 milioni $, nel bilancio per i materiali e la sicurezza per le scorie nucleari non-high level, che riguarda l'aumento dei costi di trasporto.
Non a caso il Nuclear energy institute (Nei), un organismo dell'industria nucleare Usa, ha espresso preoccupazione per la mancanza di budget per Yucca Mountain, nonostante la richiesta di licence application per il deposito di scorie sia una delle prime presentate alla Nrc in attesa di approvazione. Lo stesso Nei ammette la confusione esistente: la Nrc «In una dichiarazione sul bilancio, ha sottolineato che i consumatori dovranno comunque pagare un sovrapprezzo sulla bolletta per l'elettricità di origine nucleare nel Nuclear Waste Fund». Inoltre, il Nei fa notare che «Il bilancio indica che l'amministrazione Obama intende ripristinare una tassa decontamination and decommissioning (D&D) sulle facilities di arricchimento dell'uranio», ma secondo l'istituto della lobby nucleare (molto ascoltato dai repubblicani) «L'industria nucleare ha già rispettato il suo obbligo di più di 2 miliardi $ per smantellare gli impianti di arricchimento, come stabilito dal decommission Doe enrichment facilities in uno statuto del 1992, e il Fund ha attualmente un saldo di 4,6 miliardi $».
Alex Flint, vice-presidente senior del Nei per gli affari governativi, ha ribadito che «Pur accogliendo con favore le proposte di bilancio in materia di garanzie sui prestiti ed altre forme di sostegno all'energia nucleare, l'organizzazione continuerà a lavorare per opporsi all'uranium enrichment D&D fund ed alla continua raccolta di prelievi per il Nuclear Waste Fund. Le pressioni di bilancio e politiche hanno portato il Doe a proporre alcune attività che sono palesemente ingiuste per l'industria ed i suoi clienti e a queste ci opporremo con veemenza».
Di fronte a queste pretese dell'incontentabile lobby nucleare, il segretario Usa all'energia, Steven Chu, ha sottolineato che il bilancio comprende alcune «Scelte difficili, programmi di taglio delle spese, per sottolineare l'impegno dell'amministrazione per la responsabilità fiscale e il sacrificio condiviso». Ed ha ricordato che anche uno dei progetti più invisi ai nuclearisti, l'hydrogen technology program, e il Fossil energy office hanno subito riduzioni del loro bilancio di oltre il 40%.