[16/02/2011] News toscana

Ikea a Vecchiano? Per De Lucia un centro commerciale non crea sviluppo

LIVORNO. «Non c'è nessun rapporto positivo tra nuovi centri commerciali e sviluppo.
Anzi, molto spesso le grandi superfici di vendita causano la perdita di posti di lavoro». Nella vicenda dell'Ikea a Vecchiano che si trascina di più di un lustro, l'urbanista Vezio De Lucia mette il dito nella piaga distruggendo uno dei "motivi forti" del colosso dell'arredamento svedese usato come grimaldello per convincere gli enti locali al via libera all'apertura: centinaia di nuovi occupati in un colpo solo.

Il consiglio Comunale ne ha discusso a lungo, la maggioranza si è spaccata, ha rischiato di cadere, e alla fine, nel mese di ottobre, il sindaco Rodolfo Pardini, ha deciso di dire no. Niente Ikea. Ma negli ultimi giorni giorni la questione è tornata all'ordine del giorno.

Il leit motive è sempre lo stesso: il grande parallepipedo blu, il secondo nella nostra regione (l'altro e a Sesto Fiorentino), per qualcuno, è un'occasione di sviluppo del territorio. Sarà davvero così? Per De Lucia, no. «Non sono un esperto del settore commerciale, ma è ovvio, che un punto vendita del settore dell'arredamento, porterebbe alla chiusura di imprese del settore dell'
artigianato e di tutta una serie attività che oggi tengono in vita i centri storici della città», ha spiegato De Lucia.

L'aspetto commerciale non è l'unico elemento da analizzare nella partita. Gli svedesi, vogliono 400 mila metri quadri nell'area dell'Ovaio, lungo l'Aurelia.

Un progetto irrealizzabile, almeno per ora, perché la mappa del piano urbanistico, in quel punto, indica una zona agricola. Il piano B rilanciato dall'amministrazione vecchianese è la collocazione del punto vendita in un altro sito compreso in un'area industriale. Per Ikea non se ne parla proprio.
Il rifiuto è di ordine sia logistico (non sarebbe un'area ben posizionata) che infrastrutturale (mal collegato alle principali arterie stradali). Una posizione che lascia trasparire una scarsa sensibilità agli strumenti urbanistici e agli aspetti della pianificazione territoriale.

Non è la prima volta che il colosso svedese manifesta l'intenzione di realizzare interventi poco sostenibili. A raccontarlo è De Lucia che denuncia un caso lontano dalla nostra regione. «Di recente è stato aperto un punto vendita Ikea sulla bretella di Salerno che conduce a Avellino. Parliamo di una delle strade più congestionate d'Italia che certo non aveva bisogno di altro traffico», ha spiegato De Lucia.

Anche per il circolo di Legambiente, d'accordo con il Comune, l'area industriale alternativa all'Ovaio, sarebbe una soluzione di compromesso per uscire dall'impasse che blocca il progetto da 6 anni. «Per noi è sempre stata una buona soluzione. Non servirebbero cambiamenti di destinazione d'uso e si potrebbero riutilizzare capannoni dismessi», ha spiegato il presidente del circolo pisano Ricci.

«E' una collocazione non lontana dall'Ovaio e ben collegata. Non conosciamo, e del resto non comprendiamo quindi, le motivazioni del diniego di Ikea».

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