[22/02/2011] News
FIRENZE. Un tema di sicura attualità, visti anche i conflitti che si vanno moltiplicando sul territorio, è quello della certificazione ambientale degli impianti che producono energia da fonti rinnovabili, certificazione che, auspicabilmente, deve essere scientificamente attendibile ed effettuata da terzi e non dagli stessi produttori di energia elettrica.
Qualcosa di interessante in tal senso si sta muovendo nel settore idroelettrico che rappresenta circa il 70% dell'energia rinnovabile prodotta in Europa. E' acclarato come anche piccoli impianti possono produrre grandi impatti sugli ecosistemi fluviali, se mal progettati e costruiti ed in seguito gestiti senza considerare le peculiarità ambientali del territorio in cui sono inseriti, che tra l'altro è spesso di elevato pregio.
Per far sì che l'energia prodotta dagli impianti idroelettrici sia davvero "verde", cioè ad impatto limitato lungo tutta la filiera, è nato il progetto Ch2oice (Certification for hydro: improving clean energy) che ha creato una metodologia di certificazione volontaria ed un marchio che permette di distinguere l'energia idroelettrica pienamente compatibile con l'ecosistema del fiume.
Questo progetto si pone l'obiettivo di sviluppare una procedura di certificazione tecnicamente ed economicamente fattibile per impianti di produzione di energia idroelettrica di più elevato standard ambientale, che sia esplicitamente coerente con i requisiti della Direttiva quadro sulle acque (2000/60/CE) integrata, per quanto possibile, con gli strumenti europei già esistenti (Ecolabel ed Emas).
Il progetto finanziato nell'ambito del programma comunitario "Intelligente energy Europe" vede come partner italiani Ambiente Italia, (coordinatore del progetto), il Cirf (Centro italiano di riqualificazione fluviale), l'Aper (Associazione produttori da energie rinnovabili), il Wwf e lo Studio Frosio. Il prossimo 25 febbraio a Roma (presso il MAXXI - Museo nazionale delle Arti del XXI secolo, via Guido Reni, 4 A, Roma) saranno presentati i risultati finali del progetto, ed esperti, produttori, associazioni ambientaliste discuteranno anche di come trovare un mercato per l'energia idroelettrica certificata Ch2oice che, al di la del fatto che non esistono pasti gratis, dovrebbe essere davvero "amica" dell'ambiente.
Programma Conferenza finale progetto CH2OICE sessione mattutina (9.30 - 13.00)
Dalle fonti di energia rinnovabile a quelle sostenibili
Moderatrice: Maria Berrini (Ambiente Italia);
L'utilizzo sostenibile delle fonti rinnovabili (Carlos Gasco, Iea Renewable Energy Division);
Energia idroelettrica e raggiungimento del buono stato ecologico secondo la Direttiva Quadro Acque (WFD) (Ursula Schmedtje, Coordinatrice del gruppo WFD - DG Ambiente, Commissione Europea);
Il contributo dell'idroelettrico al mix di energia rinnovabile europeo: potenziale di compatibilità ambientale (David Owain Clubb, Agenzia europea per l'ambiente);
Ch2oice: in che modo una certificazione volontaria può aiutare sia i produttori di energia che i fiumi? (Giulio Conte, Ambiente Italia);
La metodologia CH2OICE sul campo: esperienze di certificazione in Italia e Slovenia (Andrea Goltara, Cirf) e (Natasa Smolar, Institute for Water of the Republic of Slovenia);
Energia idroelettrica certificata: l'esperienza svizzera (Ursula Stocker, Naturemade);
L'energia certificata nel mercato europeo liberalizzato (Riku Eskelinen, Eko Energy);
I vantaggi di una certificazione volontaria per il settore pubblico nel processo di pianificazione territoriale (Francesco Tornatore, Autorità di Bacino del Fiume Po).
Sessione pomeridiana (14.30 - 17.30)
Tavola rotonda e discussione: il punto di vista dei portatori di interesse
Moderatore: Franco Becchis (direttore della Fondazione per l'Ambiente "Teobaldo Fenoglio", Torino)
Ursula Schmedtje (Commissione Europea, DG Ambiente)
Karin Helene Seelos, Statkraft (NOR)
Marko Gospodijnacki, Associazione Europea per il Mini Idroelettrico (ESHA)
Sergio Savoia, direttore del Programma Alpi Europeo del Wwf
Ministero dell'Ambiente italiano (in attesa di conferma)
Parteciperanno inoltre:
Sara Gollessi (Aper)
Bogdan Popa (Associazione romena dei produttori di energia da mini-idrolettrico)
Vincenzo Scotti (100% Energia Verde)
Fernando Torrent (Politecnico di Madrid)
Vladimir Hudek (Centro ambientale regionale, Slovacchia)
Joel Vormuss, Comité de Liaison Énergies Renouvelables (Cler)
Edoardo Zanchini (Legambiente)