[22/02/2011] News
FIRENZE. Nel corso della mattinata si è riunito presso il ministero dell'Ambiente il Tavolo tecnico che ha curato il Protocollo del 19 febbraio 2009 che ha integrato l'Accordo di Programma "Area industriale di Taranto e Statte" positivamente conclusosi con la sperimentazione e la successiva realizzazione, da parte di Ilva, di impiantii che hanno consentito, in poco più di un anno, di ridurre drasticamente le emissioni di diossine dall'acciaieria di Taranto. L'obiettivo dell'incontro odierno, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei ministeri dell'Ambiente, della Salute, dell'Ispra, della regione Puglia, dell'Arpa Puglia e dell'Ilva, era quello di definire un nuovo Protocollo integrativo per un sistema di campionamento in continuo delle diossine nelle emissioni dell'impianto dell'acciaieria di Taranto. Al termine della riunione è stato concordato di procedere ad una preliminare ricognizione tecnica sulla base della quale formulare una proposta da sottoporre alle parti firmatarie dell'Accordo.
Quella dei controlli in continuo rimane la strada che fornisce maggiori garanzie di tutela della salute dei cittadini e del rispetto dei limiti di legge, ma intanto nei giorni scorsi è stata avviata la prima campagna a "sorpresa" (cioè senza preavviso per l'azienda) per la rilevazione di diossine e furani nei fumi delle emissioni del camino E312 dell'impianto di agglomerazione dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto. L'Arpa Puglia (Unita operativa Aria), è entrata all'interno dello stabilimento e poi ha contattato l'azienda chiedendo di predisporre in tempi rapidi tutti i dispositivi necessari per poter effettuare i controlli al camino E312 e verificare il rispetto dei limiti della legge regionale 44 del 2008 "Norme a tutela della salute, dell'ambiente e del territorio: limiti alle emissioni in atmosfera di policlorodibenzodiossina e policlorodibenzofurani".