[23/02/2011] News

Lo spot pro nucleare รจ ingannevole... (e non solo lo spot)

LIVORNO. E' con  soddisfazione che registriamo la bocciatura da parte del Giurì dell'Autodisciplina Pubblicitaria, dello spot pro nucleare del Forum presieduto da Chicco Testa. Sull'insensatezza dell'operazione avevamo già scritto ai tempi della sua presentazione (vedi link) ora arriva anche la sentenza che dice che quello spot è ufficialmente "ingannevole". E non è Greenpeace a dirlo (che comunque lo commenta), appunto, ma un ente super partes.

Ricordando che la richiesta di un intervento da parte del Giurì era stato presentata dai senatori Ecodem, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, questa bocciatura merita una riflessione soprattutto dal punto di vista della comunicazione. Detto che nessuno ha la bacchetta magica per convincere le persone della bontà di un progetto anche il più ambientalmente sostenibile - basti pensare che non si riesce spesso a costruire neppure un innocuo impianto di compostaggio - gli spot pubblicitari sono senz'altro un'operazione che come minimo raggiunge potenzialmente milioni di persone, specialmente via web.

Come sottolinea anche Nova, chi avviserà tutte queste persone che il messaggio è ingannevole? La risposta delle associazioni allo spot, è stato inevitabilmente un contro spot. Il risultato di questo battage crediamo sarà solo una grande confusione, un polverone che non servirà a nessuno. Anche perché - come abbiamo sottolineato fin dall'inizio - uno dei temi cardine è il costo dell'operazione "rinascita nucleare" tema che il governo per primo cerca in ogni modo di ignorare.

Mentre l'unica cosa che pare in grado di fare è appunto qualche spot pro atomo tipo quello di Gasparri ieri sera a Ballarò, dove di fronte al dramma libico e alle tensioni "energetiche" ha risposto che anche per questo serve il ritorno al nucleare in Italia e che tanti problemi con i paesi che hanno il gas che importiamo non ci avrebbero toccati, se nel 1987 non avessimo abbandonato il nucleare.

Come se l'estrazione di uranio, insomma, non creasse alcuna problematica dal punto di vista "politico" quasi che l'Italia ce l'avesse nel suo sottosuolo. O come se non avessimo problemi nel trovare un sito per lo stoccaggio delle scorie, oppure più semplicemente avessimo scelto e trovato l'accordo per dove farle e come pagarle le nuove centrali. Insomma il governo di spot ingannevoli ne faceva e ne fa già tanti anche senza l'aiuto di Chicco Testa...ù

«Vista la decisione del Giurì, chiediamo di trasmettere anche il nostro spot in televisione - interviene il responsabile della campagna di Greenpeace Salvatore Barbera - per avere un vero equilibrio nella discussione sul ritorno del nucleare in Italia. Temiamo, invece, che verrà applicata la strategia del silenzio, per evitare di far sapere che tra qualche mese si svolgerà un referendum anche sul nucleare».

La campagna di Greenpeace "Energia Nucleare. Il problema senza la soluzione", infatti, ha il chiaro intento di far conoscere particolari noti agli addetti ai lavori ma sconosciuti ai più. In particolare: le scorie impossibili da smaltire, gli enormi costi, il falso mito dell'indipendenza energetica, i problemi di sicurezza. Il video è rimbalzato sulla rete grazie al passa parola (al quale ha contribuito anche greenreport, e lo riproponiamo anche oggi), raggiungendo le 200.000 visite. Un buon risultato ma nulla in confronto ai numeri raggiunti dallo spot pro nucleare grazie agli investimenti pubblicitari del Forum Nucleare. 

 

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