[24/02/2011] News toscana
FIRENZE. L'amministrazione comunale di Calci, il locale Istituto Comprensivo scolastico e Acque SpA (gestore del servizio idrico del Basso Valdarno) hanno stipulato un protocollo di intesa per promuovere l'uso dell'acqua del rubinetto in sostituzione di quella minerale nelle mense scolastiche.
Con il progetto "Acqua Buona", che coinvolgerà circa 800 ragazzi, nelle mense si comincerà a bere l'acqua di rubinetto, mentre il gestore Acque SpA effettuerà controlli mensili sulle caratteristiche fisico-chimiche e microbiologiche dell'acqua prelevando dei campioni direttamente all'interno della scuola, al fine di monitorare in modo ancor più preciso la qualità della risorsa, che all'origine è già di buona qualità.
Infatti l'acqua distribuita nel comune di Calci proviene da tre diverse centrali, una sotterranea (Gabella) e due superficiali (Castelmaggiore e Tre Colli), che pur essendo di diversa provenienza, forniscono un acqua con buone caratteristiche dal punto di vista microbiologico e dalla salinità bassa o medio-bassa. Nell'ambito del progetto il gestore trasmetterà mensilmente i risultati delle analisi alle autorità didattiche e all'amministrazione comunale in modo che studenti, insegnati e famiglie possano anch'essi conoscere la qualità dell'acqua che bevono.
Bere acqua del rubinetto è una "buona pratica" che ha dirette conseguenze positive sull'ambiente. In base ad alcuni calcoli, i promotori del progetto hanno stimato che in un solo anno scolastico i ragazzi di Calci, "risparmieranno" almeno 30 barili di petrolio, quasi 5mila litri di greggio. A questi risultati vanno poi aggiunte le esternalità negative dovute al trasporto, alla logistica delle acque in bottiglia: ulteriore consumo di petrolio, emissioni di anidride carbonica, idrocarburi, ossidi di zolfo, monossido di carbonio etc. Si eviterà inoltre di conferire nel ciclo locale dei rifiuti almeno 150.000 bottiglie di plastica da mezzo litro, equivalenti a circa 3 tonnellate di plastica all'anno. «Acqua Buona ha infine anche grande valore educativo e civico per i ragazzi: sia perché una parte dei risparmi economici verrà impiegata per "buone azioni" (sostegno delle utenze deboli di Calci e miglioramento dei servizi all'interno delle mense) sia perché si impara così ad apprezzare l'importanza delle risorse naturali e del loro corretto utilizzo» hanno concluso i promotori del progetto.