[25/02/2011] News toscana
FIRENZE. La Regione ha finanziato 18 progetti formativi per circa 6 milioni di euro (il bando è uscito lo scorso maggio) alcuni dei quali riguardanti il settore della green economy. Per l'ambito energetico-ambientale le risorse messe a disposizione dal bando ammontavano a 1 milione e 800 mila euro, declinati nei settori della filiera del legno (400.000 euro), della certificazione energetica degli edifici (600.000), green economy (800.000).
Sono stati finanziati poi i settori degli antichi mestieri (600.000), lo spettacolo (1.000.000), il manifatturiero (1.600.000) e la nautica da diporto (1.000.000). «E' un investimento consistente e innovativo - ha sottolineato l'assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini - che punta, attraverso una forte qualificazione del capitale umano, dei lavoratori come degli imprenditori, dei dipendenti come degli autonomi e dei liberi professionisti, a rendere più competitive le imprese consolidandole, favorendo l'innovazione, la nascita di nuove realtà e ampliando così le opportunità di occupazione o autoimprenditorialità, anche coinvolgendo soggetti più deboli del mercato del lavoro come disoccupati, cassintegrati o lavoratori in mobilità».
Nel settore della green economy le iniziative finanziate sono due, che guardano all'innovazione di processo e di prodotto di alcune imprese e alla crescita dell'occupazione nel campo delle energie rinnovabili o del fotovoltaico. Nell'ambito della filiera del legno e della certificazione energetica, hanno visto l'approvazione due progetti che, rispettivamente, prevedono l'aggiornamento delle risorse umane nei settori coinvolti, lungo l'intera filiera e il ripensamento delle competenze del settore dell'edilizia residenziale, coinvolgendo tutti coloro che vi lavorano, dai progettisti agli installatori ai distributori di impianti.
Il manifatturiero, che ha bisogno di attenzioni per una sua indispensabile riconversione volta alla sostenibilità, ha avuto il finanziamento più corposo. I progetti finanziati sono sette, fra questi quelli che puntano a rendere più competitive le aziende del settore moda, quelli per lo sviluppo dell'artigianato o che puntano a riconvertire la filiera metalmeccanica, il tessile, la pelletteria, con attenzioni anche alla formazione e all'aggiornamento degli imprenditori e dei quadri. «Il complesso degli interventi finanziati e dei soggetti coinvolti (300 imprese coinvolte per oltre 1500 partecipanti ai corsi ndr), ci conferma che l'obiettivo del bando di legare strettamente formazione, sostegno all'occupazione e alle imprese, è stato in effetti raggiunto, con effetti sulla competitività del sistema che saranno importanti in questa fase di graduale fuoruscita dalla crisi» ha concluso Simoncini.